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Confartigianato, filo diretto tra imprese cesenati e Tunisia

Si è svolto venerdì scorso alla Confartigianato di Cesena un incontro tra l'associazione cesenate e una delegazione di 18 rappresentanti di alcune importanti istituzioni tunisine

Si è svolto venerdì scorso alla Confartigianato di Cesena un incontro tra l'associazione cesenate e una delegazione di 18 rappresentanti di alcune importanti istituzioni tunisine (funzionari di diversi Ministeri ed Università) nell'ambito del Corso di alta formazione “Governance e sviluppo delle Piccole e medie Imprese in Tunisia”, iniziativa promossa dall'Alma Mater Studiorum di Bologna, in collaborazione con il Centro Universitario di Bertinoro, presente all'iniziativa con il direttore ed alcuni collaboratori, tra cui l'interprete Clara Longhi.

Dopo il saluto di benvenuto del Presidente Alessandro Naldi, il responsabile dell'Area Economica Eugenio Battistini e la Responsabile dei progetti d'internazionalizzazione Chiara Ricci hanno illustrato alla delgazioen tunisina lo scenario dell'economia locale e dei suoi punti di forza, ed hanno fatto conoscere le attività ed i progetti di Confartigianato a supporto delle piccole e medie imprese del territorio, per stimolare il trasferimento di best practies.

L'iniziativa, svoltasi in un clima di grande interesse e partecipazione ha sicuramente contribuito a migliorare la cooperazione internazionale tra Italia e Tunisia e a intensificare le relazioni amichevoli esistenti tra i due Paesi, nonché a favorire lo sviluppo di potenziali progetti di collaborazione economica tra le pmi italiane e romagnole in particolare, e tunisine.

Da parte dei rappresentanti tunisini è stato rivolto un invito a promuovere investimenti italiani in Tunisia, alla luce anche del nuovo corso di cambiamento alla modernità in atto nel paese, come è stato esplicito l'invito del Responsabile di Confartigianato Cesena Eugenio Battistini a rendere partecipe l'associazione cesenate dei progetti di sviluppo in terra tunisina, che possono vedere coinvolte imprese romagnole.

L'area del Mediterraneo, strategica dal punto di vista economico e sociale, anche alla luce della recente “primavera araba” che ha portato nelle istituzioni tunisine nuova vitalità e soprattutto giovani risorse professionali, può garantire infatti maggiori occasioni bilaterali di business e di cooperazione industriale.

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