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Piccole imprese in rete sui mercati esteri al Confartigianato day: "Servono infrastrutture"

Per il terzo anno consecutivo gli imprenditori sono saliti in cattedra per raccontare le loro splendide avventure sul mercato, nonostante la crisi perdurante e l'ambiente non ancora esattamente favorevole allo sviluppo

Storie di gran belle imprese ad alto valore artigiano in marcia spedita verso i  mercati internazionali in vetrina al Confartigianato day  Cesena “Idee, progetti, side: dal territorio al mercato globale”, svoltosi lunedì sera nella sala convegni della sede cesenate stipata di duecento intervenuti con imprenditori, sindaci e amministratori locali, rappresentanti del mondo economico, sociale e delle istituzioni. Per il terzo anno consecutivo gli imprenditori sono saliti in cattedra per raccontare le loro splendide avventure sul mercato, nonostante la crisi perdurante e l'ambiente non ancora esattamente favorevole allo sviluppo.

La novità saliente è  che sempre più tratta di successi “da orchestrali”, non da solisti, conseguiti grazie all'intervento accompagnatore di Confartigianato che facilita la creazione di aggregazioni, reti d'impresa e consorzi. I presidenti Lorenza Fantozzi e Stefano Ruffilli hanno rimarcato "la rivoluzione copernicana che investe il ruolo del sistema associativo del terzo millennio pronti a recepire la sfida della modernità: da semplice organizzazioni di categoria erogatrici di servizi e consulenze sindacali ad accompagnatore sui mercati e nei processi di sviluppo e facilitatore nella creazione di aggregazioni e reti per attrezzare le imprese a penetrare nei mercati italiano e internazionale".

Il presidente regionale Marco Granelli ha presentato l'Italia Makers Village, il fuori Expo di Confartigianato, unica organizzazione nazionale ad avere realizzato un contenitore per le piccole imprese, allestito per tutta la durata del grande evento che parte il primo maggio, dove saranno aperti 27 stand per incontri, relazioni e scambi e vetrina del made in Italy e che accoglierà anche imprese del Cesenate. Il presidente nazionale Merletti ha rimarcato che "l'ambiente favorevole allo sviluppo si crea facendo quelle riforme che altri paesi europei hanno già fatto e per questo possono permettersi persino tassazioni al 15% e ha rimarcato il ruolo insostituibile dei sistemi associativi come “cuscinetti tra chi decide e chi lavora” criticando gli atteggiamenti di chi dimostra di non volerne riconoscerne la funzione nevralgica".

Delle oltre cento aziende cesenati di Confartigianato protagoniste sull'area internazionalizzazione, è salita sul palco una rappresentanza eccellente: sono state presentate le esperienze di Antonina Parafioriti col marchio "Lo&Lo"di Lorenza Fantozzi (Cesenatico) in Alto Italiano, contenitore che porta le imprese a commercializzare nel mercato statunitense; di Mia house, rete con una ventina di realtà territoriali coinvolte, che realizza interventi chiavi in mano nel settore edilizio, in particolare in Albania; di “Via Repubblica”, impresa  sammaurese di Paolo e Matteo Bugli che ha lanciato una nuova linea in un progetto sotto la prestigiosa egida di Lufthansa. Spazio anche a Iperdimensione di Roberto Malaguti, start up nel settore ingegneria e meccanica e Irons Techonology di Rudy Bragagni che opera nei mercati russo, ex sovietici, francese e sudamericano nel settore della meccanica di precisione; e a Raffaele Bassini, di Bassini Alimentazione, azienda che per tre anni di fila ha registrato aumenti del fatturato ogni anno del 20%. Applausi a scena aperta per gli imprenditori cesenati di Smart Domotics, giovane impresa che ha fatto il triplete: dopo essere stata premiata da Unicredit per il miglior prodotto nel settore clean teach Italia e da Bmw come miglior prodotto per la mobilità sostenibile, ha ricevuto anche un premio di 75mila euro da Aruba spa.

Chiusura del presidente Ruffilli. “Il Confartigianato day ha dimostrato, se ce n'era bisogno, che le piccole imprese con tecnologia e relazioni possono veleggiare in mercati impensabili, ma stando insieme e facendo rete. Per non disperdere simili potenzialità bisogna però metterle in condizione di correre i cento metri partendo dallo stesso punto degli altri competitors internazionali e non da cento metri indietro; per questo anche a livello territoriale servono risposte della politica, a partire dalle infrastrutture: il depennamento della E55 dalle grandi opere e il conseguente perdurare dell'impasse sulla riqualificazione della E45, l'assenza di banda larga su tutto il territoriale, la annosa questione degli aeroporti della Romagna non agevolano certo chi fa impresa e depauperano il territorio”.

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