rotate-mobile
Economia

Nuovi costi sui rifiuti, Confartigianato: "La burocrazia non conosce limiti nel mungere le imprese"

Le imprese sono chiamate a verificare se i propri rifiuti necessitano di una nuova classificazione e ad aggiornare le classi di pericolosità

Dal primo sono entrate in vigore le nuove regole per la classificazione dei rifiuti che angustiano le imprese artigiane cesenati. Per effetto dei regolamenti comunitari, sono state apportate modifiche all’elenco dei codici dei rifiuti e delle classi della loro pericolosità. Le imprese sono chiamate a verificare se i propri rifiuti necessitano di una nuova classificazione e ad aggiornare le classi di pericolosità. “In pratica il rifiuto è sempre lo stesso ma, poiché la legge ha cambiato le classi di pericolosità, le imprese  devono sostenere nuovi costi per individuare quella corretta per il rifiuto prodotto  spiega Eugenio Battistini, responsabile Area Categorie e Mercato di Confartigianato Cesena- . Ciò comporta per le imprese aggravi significativi di costi dovuti allea analisi chimico-fisiche dei rifiuti prodotti".

“Si tratta di risorse sottratte alle imprese in un momento in cui occorre concentrarle per progetti di sviluppo e rilancio del lavoro – rimarca Battistini -. Inoltre nessun ente si assume la responsabilità di dare indicazioni su quali sono le classi di pericolosità dei singoli rifiuti (neppure i consorzi obbligatori nazionali di recupero, come ad esempio quelli per l’olio minerale e le batterie) quindi alle imprese non rimane che effettuare in proprio le analisi chimiche. Così è per falegnami, carrozzieri, lavanderie e imprese della metalmeccanica ed autoriparazione".

“Inoltre - prosegue Battistini - al momento dello smaltimento di questi rifiuti, verrà chiesto alle imprese di  aggiornare le analisi chimiche, in quanto vengono considerate buone per un anno o due. Non ci piove che i rifiuti vadano gestiti correttamente  fin dalla loro produzione - rimarca Confartigianato - ma si deve trovare un sistema per ridurre i costi superflui a carico delle imprese. Sarebbe bastato che la Regione, la Provincia o il Ministero dell’ambiente avessero sistemato in automatico le classi di pericolosità dei rifiuti, ma tali enti sostengono che è impossibile e che non si può fare. Così non va: serve uno Stato più vicino alle nostre imprese, che le aiuti a stare nel mercato e che sappia limitare i problemi della burocrazia asfissiante, anche quella che arriva dall’Europa. Confartigianato si batterà affinché il legislatore semplifichi queste regole penalizzanti".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuovi costi sui rifiuti, Confartigianato: "La burocrazia non conosce limiti nel mungere le imprese"

CesenaToday è in caricamento