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Economia

La 'nuova' Confartigianato cesenate si allarga a Pesaro e in Valmarecchia

"Cambiamento è la parola d’ordine - hanno rimarcato Merletti e Granelli - in un contesto in cui le organizzazioni che si innovano crescono, le altre soffrono e rischiano anche di collassare"

Le nuove frontiere dell’associazionismo economico è stato il tema del secondo incontro della Scuola per dirigenti Confartigianato cesenate, promossa in occasione dello storico anniversario, e solo sette mesi dopo la loro precedente apparizione cesenate, sono tornati alla sala convegni della sede di via Alpi il presidente nazionale Giorgio Merletti e il vicepresidente vicario nonché presidente regionale di Confartigianato dell’Emilia Romagna Marco Granelli, un segnale di riconoscimento al lavoro svolto dall’associazione cesenate e alla qualità dell’organizzazione.

"Cambiamento è la parola d’ordine - hanno rimarcato Merletti e Granelli - in un contesto in cui le organizzazioni che si innovano crescono, le altre soffrono e rischiano anche di collassare, per lo più in un contesto penalizzante in cui le istituzioni tendono sempre più a disintermediare e a bypassare il confronto con i cosiddetti corpi intermedi. La nuova rappresentanza dovrà essere sempre più di prossimità ed avere come cardini territorio, innovazione e sussidiarietà, non porsi come soggetto gerarchico ma facilitatore delle peculiarità locali".

"Su questa strada del cambiamento Confartigianato Federimpresa cesenate è da tempo avviata e in questi anni ciò ha funto da antidoto alla crisi dei sistemi associativi tradizionali; oltre alle tre mila imprese associate - ha affermato il segretario Stefano Bernacci, che ha guidato l'incontro - conta circa altre duemila imprese che scaturiscono dai servizi di società dedicate a Pesaro e in Valmarecchia, più altre imprese dei settori agricolo, commerciale e industriale a cui vengono erogati servizi grazie a patti associativi con Agorà, Prometeo e Rete Pmi Romagna. Siamo dunque una associazione che allarga i suoi confini pur mantenendo come perimetro di riferimento quello cesenate".

"Nel programma del nuovo mandato vi era il rafforzamento della democrazia interna e la scuola per dirigenti, un'iniziativa all'avanguardia nel nostro sistema associativo, rientra in questo preciso intento - ha aggiunto -. L’età media dei nostri associati è di 43 anni e abbiamo stabilito il limite dei due mandati per il presidente oltre al divieto di ricoprire cariche sopra il 65 anni. La mission associativa, con strumenti nuovi e aggiornati, è quella di accompagnare le piccole imprese sul mercato rimarcando la loro centralità per lo sviluppo e i 4,3 milioni finalmente ottenuti in Legge di Stabilità a favore del nostro comparto non sono un regalo del Governo, ma rappresentano anche il frutto della capacità di rappresentare le peculiarità del nostro settore. Così come ne sono prova il dinamismo nella contrattazione, dove già dal 2004 abbiamo avviato un sistema di relazioni sindacali fondato sulla bilateralità, i nostri servizi della sanità integrativa, del fondo per la formazione delle imprese e del fondo di sostegno al reddito".

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