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Comprare casa con un mutuo è sempre più caro

A maggio 2012 il tasso medio d'interesse sui prestiti alle famiglie che vogliono acquistare un'abitazione si attesta al 4,12%, con un aumento di 103 punti base rispetto ad un anno fa

Comprare casa con un mutuo è sempre più caro: a maggio 2012 il tasso medio d'interesse sui prestiti alle famiglie che vogliono acquistare un'abitazione si attesta al 4,12%, con un aumento di 103 punti base rispetto ad un anno fa. Il dato nazionale ricalca anche quello territoriale nel Cesenate e nell'area provinciale, stando a un'indagine di Confartigianato.

“Un balzo che ci allontana dall'Europa dove in media i tassi sui mutui casa sono inferiori di 62 punti rispetto a quelli italiani _ osserva il Gruppo di Presidenza Confartigianato _. Non c'è da stupirsi quindi se le compravendite immobiliari languono: nel primo trimestre del 2102, infatti, hanno registrato un crollo del 17,8%, pari a quello verificatasi a marzo 2009.Tra giugno 2011 e giugno 2012 le imprese del settore costruzioni sono diminuite dell'1,36%. In calo dell'1,17% anche le imprese artigiane, che sono la fetta più consistente del settore edile. Effetti pesanti anche sulla produzione: -14% nei primi cinque mesi del 2012, due volte peggio rispetto all'Area euro (-6,9%). A maggio 2012 i livelli sono stati vicini ai minimi storici ed inferiori del 33,9% rispetto al massimo pre crisi.

“Le imprese del settore costruzioni - sottolinea il Gruppo di Presidenza Confartigianato di Cesena formato da Alessandro Naldi, Lorena Fantozzi e Ivano Scarpellini  – sono strette in una morsa fatta di scarso credito bancario con tassi in aumento e da tempi di pagamento sempre più lunghi. Ad aprile 2012 lo stock di prestiti alle costruzioni è in calo del 5% rispetto a giugno 2011 con le sofferenze lorde in crescita a maggio 2012 del 27,2% su base annua e più che raddoppiate rispetto a maggio 2010. E i tempi di pagamento da parte dei committenti pubblici e privati sono superiori di 42 giorni rispetto alla media europea. La situazione è drammatica. Se non si adotteranno al più presto soluzioni, tante piccole imprese anche del nostro territorio rischiano la chiusura e migliaia di lavoratori perderanno il posto".

"Servono interventi esterni al comparto - rimarca il Gruppo di Presidenza Confartigianato _ : dagli enti pubblici al mondo del credito. Le tecniche di costruzione tradizionali, come la classica muratura, hanno costi oggi insostenibili, soprattutto se si vuole raggiungere le classe popolari. Per abbassare i costi di costruzione si possono compiere altre azioni. Bisognerebbe avere dei terreni che costano meno e politiche urbanistiche adeguate: mi riferisco a indici e disponibilità di aree a basso costo. Ci sono beni comunali letteralmente congelati, che non producono reddito per la pubblica amministrazione, ma che se messi a disposizione possono generare riflessi positivi sull'edilizia. Sugli indici, lo strumento urbanistico dovrebbe agevolare chi fa recupero urbano, introducendo regole più semplici. Anche nel settore del credito serve innovazione. Abbisognano nuovi e mirati strumenti finanziari da mettere a disposizione dei privati che vogliono partire con recuperi.

"Da parte degli enti pubblici - prosegue il Gruppo di Presidenza Confartigianato - servirebbe un unico regolamento romagnolo: ragionando in Area Vasta per servizi e infrastrutture, lo si faccia anche per l'edilizia, dando alle aziende regole certe e uniche. Infine l'edilizia sociale può rappresentare un fattore di ripresa per il settore e ci dovrà essere una forte collaborazione tra ente pubblico e imprese per ottenere costi più bassi possibili".

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