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Economia

L'unione fa la forza: le imprese agricole fanno rete per aiutare i giovani

Il 30 settembre convegno a Cesena con Agia e Cia Romagna

L'unione fa la forza. Sono numerose le opportunità di collaborazione che le piccole e medie imprese agricole hanno a disposizione, anche grazie agli strumenti normativi introdotti negli ultimi anni nel nostro ordinamento. Per fare il punto insieme agli esperti, informare gli agricoltori su leggi e procedure, nonché per mostrare esperienze già avviate, Agia-Associazione giovani imprenditori agricoli Romagna e Cia-Agricoltori italiani Romagna promuovono il convegno "Collaborazione fra Pmi agricole: Cooperazione aggregazione contratti di rete e reti d’impresa". Appuntamento lunedì alle 20.30 nella sala riunioni di Cia Romagna in viale Rasi e Spinelli 160 a Cesena. Presiederà i lavori Danilo Misirocchi, presidente Cia Romagna. Dopo l'introduzione di Matteo Pagliarani, presidente Agia - Cia Romagna, interverrà Mario Mazzoleni, docente di Economia aziendale all'Università degli Studi di Brescia. Sarà dato quindi spazio alle testimonianze degli imprenditori agricoli che racconteranno come hanno dato vita a forme di collaborazione e reti. Le conclusioni saranno affidate a Stefano Francia, Presidente Agia - Cia nazionale.

“Il convegno nasce da un'esigenza precisa che emerge soprattutto dai giovani che hanno intrapreso la strada dell'agricoltura – spiega Pagliarani -. Per le piccole e medie imprese è sempre più difficile fare impresa, internazionalizzare, sbarcare su nuovi mercati, sopportare il peso della burocrazia. Vogliamo perciò approfondire le opportunità esistenti, che sono offerte ormai da una decina d'anni (il decreto sulle reti di imprese è del 2009), ma che risultano ancora 'nuove' per molti imprenditori”.

“Oggi per noi giovani fare impresa agricola da soli è sempre più faticoso, – continua Pagliarani -. Fare rete è una soluzione relativamente nuova per mettere a contatto aziende agricole e non solo, in modo da poter partecipare insieme a bandi e progetti, ma anche per facilitare l'assunzione di personale. Ci sono molti spunti da approfondire e cercheremo di dare anche qualche consiglio. Lo faremo insieme ad un esperto come il professor Mazzoleni”.

“Non mancheranno le testimonianze di chi già lavora in reti di impresa o ha attivato contratti di rete – conclude il presidente di Agia Romagna -. Si tratta di opportunità importanti, solo per citare un esempio, anche per gli agriturismi: io stesso faccio parte di una rete di impresa con le fattorie didattiche. La multifunzionalità, il fatto di poter coinvolgere imprese differenti, è un elemento importante della collaborazione. Speriamo che il momento di formazione del 30 settembre aiuti i giovani agricoltori a trasformare le informazioni in reddito, lavorando insieme”.

“Il convegno sulla collaborazione fra Pmi agricole promosso dai giovani di Agia insieme a Cia Romagna è una conferma del ruolo attivo che rivestono le associazioni di persone nell'ambito della nostra organizzazione – fa eco Danilo Misirocchi -. Da sempre siamo attenti ai temi del ricambio generazionale e della giovane imprenditoria agricola. Cooperazione, aggregazione, contratti di rete e reti d’impresa non sono solo opportunità per da cogliere per consentire alle piccole e medie imprese di crescere e diventare più forti, ma rappresentano anche fondamentali valori associativi e di collaborazione”.

L’introduzione del contratto di rete, quale forma di aggregazione per ottimizzare le risorse e strumento di realizzazione di obiettivi strategici, nasce dall’esigenza di stare al passo con un mercato globalizzato e di competere su qualità ed innovazione, utilizzando le tecnologie e la condivisione di conoscenze e risorse. Lo scopo della rete è accrescere, individualmente e collettivamente, la capacità innovativa e la competitività sul mercato delle imprese partecipanti. Le reti di imprese sono disciplinate dalla Legge n. 33 del 9 aprile 2009 e il contratto di rete è una forma di aggregazione che ha riscontrato crescente interesse anche nel comparto agricolo, in particolare per effetto del Dl 91/14 che consente alle aziende di mettere insieme terreni e attrezzature e di utilizzare anche assunzioni congiunte con salari ripartiti tra i membri della rete.

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