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Made in Italy, 148 enti in Emilia Romagna contro i falsi di stato

Un terzo dei comuni dell'Emilia Romagna ha aderito all'invito di Coldiretti regionale e si sono espressi a favore della tutela del made in Italy agroalimentare

Un terzo dei comuni dell’Emilia Romagna ha aderito all’invito di Coldiretti regionale e si sono espressi a favore della tutela del made in Italy agroalimentare. Sono infatti 112 comuni e 4 province che hanno approvato un ordine del giorno per combattere la diffusione di prodotti che traggono in inganno circa la loro vera origine e raggirano così i consumatori, che non hanno la possibilità di scegliere in modo consapevole.

Ai comuni si sono aggiunti Camere di Commercio, Consorzi di Tutela, associazioni consumatori e ambientaliste, per un totale di 148 enti che in Emilia Romagna si sono espressi contro i “falsi di Stato” e chiedono di vigilare sull’attività della Simest, la società controllata dal ministero dello Sviluppo Economico, che finanzia produzioni ad imitazione di quelli tipici italiani, ma prodotti totalmente all’estero. Altri comuni ed altri enti – ricorda Coldiretti – hanno già annunciato che prenderanno delibere analoghe nei prossimi giorni.

Sulla vicenda Simest si era espresso prima di Natale già la Giunta regionale dell’Emilia Romagna che ha chiesto al Governo di introdurre “adeguati criteri per la valutazione dei progetti destinati a sostenere l’internazionalizzazione delle imprese agroalimentari, garantire la piena trasparenza dell’operato di Simest, potenziare le iniziative di contrasto alla contraffazione dei prodotti agroalimentari italiani”.

E’ evidente – ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – il danno che questi falsi prodotti italiani generano per le produzioni tipiche italiane, anche quelle del nostro territorio regionale che vanta 34 prodotti Dop e Igp e oltre 200 prodotti iscritti all’albo nazionale dei prodotti tipici. Gli alimenti prodotti all’estero traggono in inganno il consumatore circa la loro vera origine, danneggiando l’immagine delle produzioni tipiche italiane”.

Coldiretti Emilia Romagna ricorda che l’italian sounding, come viene definita la produzione di falsi alimenti che richiamano nei nomi e nei colori quelli italiani, ruba all’economia nazionale oltre 60 miliardi di euro. Il dato è ancora più eclatante se pensiamo che il valore totale delle esportazioni agroalimentari italiane è pari a 28 miliardi di euro.

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