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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Il numero dei parcheggi in centro divide le associazioni di categoria

Presentata l'analisi Iscom group. Emerge come il gruppo dei finanziatori interpreti i dati in maniera diversa. Proposte in arrivo a dicembre

La presentazione dei risultati delle analisi realizzate da Iscom group sulla valorizzazione del commercio nel centro storico fanno riflettere. Emerge come non basta mettere ad un tavolo i diversi soggetti che hanno commissionato il lavoro – tra cui Comune, associazioni di categoria, Camera di commercio, Hera e Banca di Cesena – per giungere a delle conclusioni condivise. Il dilemma “parcheggi” ha occupato gran parte della discussione ma sono molti gli spunti per un dibattito. Emerge subito come il diretto concorrente delle attività sia l'Iper Rubicone.

L'indagine è stata effettuata nello scorso mese di giugno e conta settecento interviste fatte di persona e al telefono. Lo scopo è quello di carpire la percezione delle problematiche e le possibilità del centro storico da parte di cesenati e residenti nel comprensorio.
Tra gli elementi positivi emerge come il centro città attiri un bacino di 240mila abitanti e possa contare su un ambiente urbano migliorato rispetto al 1997. Altro elemento positivo è la mancanza di un centro storico nelle vicinanze che possa fungere da concorrente.

Emblematico come il diretto concorrente non sia un centro commerciale nelle vicinanze ma il complesso dell'Iper Rubicone con negozi, supermercato e cinema. Nonostante non si possa parlare di vera emergenza parcheggi, i frequentatori del centro lamentano una insufficienza nelle soste tanto che i due rappresentati dell'Iscom, parlano di “scarsa accessibilità percepita”.
“E' un elemento strutturale che viene segnalato in molte città. – ha detto Marco Leoni di Iscom – E' dovuta anche al fatto che molti sono abituati al 'modello centro commerciale', con il parcheggio gratuito nelle vicinanze, e vorrebbero la stessa cosa  in centro”.

Tra le altre “problematiche” riscontrate c'è la mancanza di un polo attrattivo dal punto di vista commerciale che porti affluenza. Sciorinando alcuni dati, emerge come un terzo dei cittadini si rechi in centro con l'auto ma è quasi un ex equo con quelli che arrivano a piedi. Il contributo degli scambiatori è al 2%. Piace l'ambiente urbano ma anche la presenza di tanti bar e ristoranti. Voto buono per la qualità dei negozi che, però, non sono percepiti come convenienti.

Sono meno della metà i clienti abituali che provengono da Cesena o da altri comuni. I motivi dei mancati acquisti sono diversi. Quello che potrebbe far riflettere è anche uno dei più segnalati: “Vado in centro alla sera”. A parte i bar, a quelle ore i negozi sono chiusi.
I rappresentati delle associazioni di categoria sono tutt'altro che compatti nell'interpretazione dei risultati dell'analisi. Un esempio su tutti. Se Corrado Augusto Patrignani della Confcommercio ribatte sull'assenza di parcheggi in numero sufficiente, Graziano Gozi, per la Confesercenti, dice che a suo avviso si parla talmente tanto di questo aspetto da ingigantirlo. Poi assicurano che delle proposte concrete arriveranno ma bisognerà aspettare i primi di dicembre.

Intanto va rilevato come l'indagine sia costata circa 50mila euro. Il contributo del Comune è di cinquemila mentre l'impegno maggiore è quello della Camera di Commercio che ha coperto circa la metà dei costi.

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