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Economia

Sfir, prime lettere di trasferimento: proclamati due giorni di sciopero

Specificano Cgil, Cisl e Uil: "I lavoratori e le organizzazioni sindacali hanno fatto di tutto per cercare una soluzione condivisa pur di salvare il loro posto di lavoro"

Vertenza Sfir: i sindacati proclamano da giovedì altre due giornate di sciopero. La decisione è stata presa, spiegano Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, dopo che la Srb ha inviato la prima lettera di trasferimento a Brindisi che sarà seguita da tutte le altre nelle prossime ore. I sindacati ricordano che "il primo febbraio, a conclusione del Tavolo di Crisi convocato dalla Provincia con la presenza anche della Regione Emilia Romagna e del Comune di Cesena, dopo aver registrato la mancanza di un accordo fra le parti, la Regione dichiarava che avrebbe chiesto, congiuntamente alle istituzioni locali, la convocazione dell'apposito tavolo al Ministero competente per promuovere una soluzione a tutela della salvaguardia occupazionale. E soprattutto invitava ufficialmente l'azienda a non intraprendere azioni unilaterali nei confronti dei lavoratori, e tantomeno ad inviare le lettere di trasferimento, in attesa della convocazione al Ministero".

Specificano Cgil, Cisl e Uil: "I lavoratori e le organizzazioni sindacali hanno fatto di tutto per cercare una soluzione condivisa pur di salvare il loro posto di lavoro, arrivando anche alla disponibilità della rinuncia ad una parte della loro retribuzione per 2 o 3 anni. Non bastando ciò, si era chiesto lo spostamento della data di trasferimento ed un risarcimento economico per chi non avesse potuto trasferirsi a  1000 km di distanza. Neanche questo è bastato ed ora le speranze erano tutte rivolte al prossimo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico. Speranze che si erano consolidate dopo la buona notizia della soluzione presso la stessa sede ministeriale di un'altra vertenza complicata come quella della Saeco con un accordo complessivo fra tutte le parti".

Per i sindacati, la firma delle lettere di trasferimento "è un atto vergognoso che non fa altro che esasperare il clima e gli animi dei lavoratori. Un atto vergognoso che sinceramente non ci aspettavamo da un'azienda che pretende di avere un codice etico che puntualmente straccia con atti ed atteggiamenti lesivi della dignità dei lavoratori. Certamente non staremo fermi ed utilizzeremo tutte le sedi per far valere le ragioni dei lavoratori, comprese le giuste azioni legali. La lotta continua e da giovedì sono state proclamate altre 2 giornate di sciopero per rispondere a questa inaccettabile provocazione". 
 

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