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Carrozzieri sul piede di guerra pronti a manifestare: "Non ci potete rottamare"

Anche una delegazione di carrozzieri di Confartigianato cesenate parteciperà mercoledì a una manifestazione nazionale a Roma per evitare la rottamazione per decreto delle carrozzerie

Anche una delegazione di carrozzieri di Confartigianato cesenate parteciperà mercoledì a una manifestazione nazionale a Roma per evitare la rottamazione per decreto delle carrozzerie, patrimonio del tessuto produttivo italiano. “Il recente Decreto Destinazione Italia ha tra le sue finalità prevalenti quelle assolutamente condivisibili di voler spingere le piccole e medie imprese e di volere agire nel senso delle liberalizzazioni. Da sempre la politica ama raccontare che le pmi e l’artigianato sono la spina dorsale del Paese. Di conseguenza, bisognerebbe valorizzare, tutelare e incentivare tale comparto economico”, scrivono dall'associazione di categoria cesenate.

“E invece, il Governo ha preferito un grande regalo alla lobby delle assicurazioni che, operando in un contesto privo di concorrenza, nel corso degli ultimi anni ha aumentato i costi delle polizze del 245% mentre i sinistri (e dunque i risarcimenti) sono calati del 40%. Questo ha significato, e significa concretamente, che sono aumentate le entrate delle Assicurazioni ed è diminuito di molto il lavoro dei carrozzieri. L’articolo 8 del decreto legge assesta un grave e pericoloso colpo proprio alle piccole imprese artigiane che operano nel settore della riparazione dei veicoli, esponendo così al serio rischio di sopravvivenza 17mila imprese di carrozzeria e 60mila addetti, centinaia di imprese nel cesenate. Esso, qualora approvato nella sua attuale formulazione, rappresenta, infatti, l’esatto contrario delle liberalizzazioni invocate perché, nei fatti, tutto il mercato della riparazione verrebbe indirizzato verso le carrozzerie convenzionate con le compagnie di assicurazioni, attraverso una consistente penalizzazione di natura economica per chi volesse utilizzare un riparatore di propria fiducia. Le compagnie di assicurazione impongono alle carrozzerie convenzionate condizioni contrattuali-capestro (tariffe orarie inadeguate, tempi di riparazione ridotti, ricambi concessi in conto lavorazione, servizi aggiuntivi richiesti a titolo gratuito) che costringono le carrozzerie convenzionate a lavorare nettamente sotto costo, mettendo così a rischio anche la qualità della riparazione ed incentivando il lavoro nero e la concorrenza sleale”, dicono da Confartigianato.

“Si vorrebbe ora imporre alle carrozzerie indipendenti (quelle non convenzionate), di conformarsi a tale ribasso poiché le imprese di assicurazione corrisponderebbero loro una somma che non può comunque superare il costo che la compagnia avrebbe riconosciuto alla carrozzeria convenzionata. Confartigianato e le altre associazioni nazionali dei carrozzieri non possono permettere che i propri rappresentati siano rottamati per decreto, in nome di una presunta riduzione delle tariffe rc auto e di una falsa liberalizzazione. Di qui la richiesta a Governo e Parlamento di stralciare dall’articolo 8 del Decreto i commi incriminati sostituendoli con le proposte ad hoc avanzate”. Marcoledì alle 11 su questa vertenza esiziale per le carrozzerie si terrà una manifestazione nazionale a Roma, al centro Congressi Capranichetta in Piazza Montecitorio con inizio alle 11 a cui parteciperà una rappresentanza di imprese cesenati.

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