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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia San Mauro Pascoli

Calzaturiero di San Mauro: due progetti per portare l’innovazione nelle imprese

Erano presenti Silvano Bertini, responsabile Servizio politiche di sviluppo economico ricerca industriale e innovazione tecnologica della Regione Emilia Romagna, Mario Farnetti, direttore generale Rinnova-Romagna Innovazione; Luciana Garbuglia, sindaco di San Mauro Pascoli; Daniela Magni, responsabile Cna Innovazione Emilia Romagna; Franco Napolitano, direttore generale Cna Forlì-Cesena ed inoltre imprese e ricercatori coinvolti nel progetto

Svelati da Cna Forlì-Cesena i risultati del progetto “Dai distretti produttivi ai distretti tecnologici – 2. Interventi per il rafforzamento dell’orientamento tecnologico dei distretti produttivi dell’Emilia Romagna”. Dal titolo emerge chiaramente l’obiettivo che la Regione Emilia Romagna ha inteso perseguire finanziando questi progetti: incrementare la capacità delle imprese di innovare il proprio prodotto attraverso l’inserimento nelle aziende di figure professionali, quali ricercatori e laureati, aumentando così la propensione all’innovazione del distretto nel suo complesso.

In questo contesto Cna Innovazione Emilia Romagna è stata incaricata dalla Regione di svolgere il ruolo di soggetto attuatore del bando, gestendo i distretti della nautica e della moda, che complessivamente a livello regionale contano 11 contratti di rete per un totale di 35 imprese coinvolte e di 32 ricercatori assunti per le attività. Nell’ambito del distretto moda, nella nostra provincia, e più precisamente nel comune di San Mauro Pascoli, sono stati presentati e realizzati due progetti di rete nel settore del calzaturiero, coordinati da Cna Forlì-Cesena.

Il primo progetto “Atelier virtuali per definire nuovi modelli di interazione con il cliente”, nasce dalla volontà di alcune imprese del distretto di San Mauro Pascoli di promuovere in modo innovativo la loro produzione ed il distretto complessivamente inteso. Le imprese coinvolte sono Cercal, Smart Leather e Soledan. Il programma di ricerca aveva l’obiettivo di sviluppare uno strumento informatico innovativo, fruibile in ambiente web, in grado di valorizzare i servizi di distretto (offerti dal Cercal) e aumentare le possibilità e le capacità di interazione con il cliente finale (Soledan e Smart Leather). Tale progetto si è focalizzato sia sulla ricerca e lo sviluppo di strumenti innovativi di social media marketing contestuali per il settore moda, che su strumenti di aumento dell’interazione con il cliente finale.

Il secondo progetto “Vetrine interattive per aumentare l’esposizione del prodotto nei punti vendita del sistema moda” nasce dall’esigenza espressa da tre imprese – Giglioli Production, Tacchificio Zanzani, Punto Più – di migliorare il processo di produzione di un accessorio per la calzatura tramite la ricerca di nuove tecniche e tecnologie. Obiettivo del progetto è l’anticipazione “virtuale” del prodotto, mostrandone l’aspetto in termini realistici e con una qualità elevata, senza dover ricorrere alla prototipazione. Ciò consente alle aziende di evitare i costi per la realizzazione del prototipo, e inoltre di ottenere una gamma più ampia di possibilità di prodotto da presentare ai committenti.

I progetti hanno avuto la durata di 12 mesi e sono stati portati avanti all’interno delle imprese da 6 giovani laureati, assunti a tempo determinato o con contratti a progetto. Ci preme sottolineare che ai dipendenti assunti a tempo determinato al termine del progetto è stato rinnovato il contratto, mentre per quelli a progetto continuano tuttora le collaborazioni. Perciò il bando si è rivelato anche uno strumento utile a implementare occupazione giovanile qualificata. Il lavoro dei ricercatori è stato coadiuvato dalla società RInnova, che ha svolto il ruolo di tutor scientifico a garanzia del buon svolgimento dei programmi e del monitoraggio delle attività scientifiche dei laureati.

I progetti sono stati coordinati da un “manager di rete”, figura espressa da Cna Forlì-Cesena, che ha avuto il ruolo di implementare la rete d’impresa, raccordando il lavoro svolto nelle imprese e seguendo la dinamica dei progetti fino alla rendicontazione. Con l’assunzione di giovani laureati nelle aziende, con l’avvio di nuove collaborazioni fra le imprese, grazie a questi progetti si sono innescate nel territorio una serie di dinamiche positive che vanno al di là del semplice apporto di innovazione tecnologica.

La possibilità di avvicinare il mondo della ricerca scientifica di alto livello con le esigenze produttive e commerciali delle aziende coinvolte ha rappresentato un’opportunità nuova e importante per l’intero distretto. Le soluzioni individuate da parte di ciascun ricercatore, sebbene siano state sviluppate all’interno di una singola azienda, risultano di interesse generale e applicabili anche alle altre imprese del territorio. Un patrimonio comune, dal quale partire per far nascere nuove proposte utili al rafforzamento dell’intero distretto calzaturiero del Rubicone. In questo modo la realizzazione dei progetti si è confermata del tutto rispondente a quelli che erano gli obiettivi iniziali della Regione, trasformare cioè il distretto da mera “modalità produttiva” a soggetto in grado di promuovere processi di innovazione al suo interno, generando sviluppo qualitativo del prodotto e dell’occupazione.

Erano presenti Silvano Bertini, responsabile Servizio politiche di sviluppo economico ricerca industriale e innovazione tecnologica della Regione Emilia Romagna, Mario Farnetti, direttore generale Rinnova-Romagna Innovazione; Luciana Garbuglia, sindaco di San Mauro Pascoli; Daniela Magni, responsabile Cna Innovazione Emilia Romagna; Franco Napolitano, direttore generale Cna Forlì-Cesena ed inoltre  imprese e ricercatori coinvolti nel progetto.

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