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Boom di ristoranti, "troppa concorrenza". Ecco i segreti per rimanere sul mercato

Nel 2015 la maggior parte delle nuove attività commerciali sorte nel cesenate riguardano il settore della ristorazione, ma quali sono i segreti per rimanere a lungo nel mercato dopo esservi entrati? Se ne è parlato ad un convegno di Fipe Confcommercio

Nel 2015 la maggior parte delle nuove attività commerciali sorte nel cesenate riguardano il settore della ristorazione, ma quali sono i segreti per rimanere a lungo nel mercato dopo esservi entrati? Se ne è parlato ad un convegno di Fipe Confcommercio cesenate in cui è stata presentata la guida "La ristorazione", da parte di Luciano Sbraga, direttore dell'Ufficio studi di Fipe nazionale.  "Il primo problema della ristorazione non riguarda la crisi, ma la ampia offerta - ha rimarcato Sbraga - : in media 4,4 imprese per 1000 abitanti, che nel nostro territorio è ancora più alta. Quando la concorrenza è così feroce, nel mercato vince non chi per forza è il più bravo, ma chi sa differenziarsi maggiormente rispetto a qualcun altro". Anche nel cesenate varie attività non resistono a lungo sul mercato.

"Nell'attività di ristorazione - ha detto Sbraga - si contano più insuccessi rispetto ad altre attività perché è un mestiere complesso, fino a 10/15 anni fa era sufficiente avere una location giusta, ma oggi quel che conto è avere un concetto, una ?cifra' del proprio ristorante capace di imprimersi nella testa del cliente, in modo da essere scelti proprio per quello". Quali sono i 'fondamentali' del successo di un ristorante? "Fra i vari accorgimenti spiccano l'intendere il cibo come benessere - ha sottolineato Sbraga - con l'utilizzo di cibi di stagione, valori nutrizionali evidenziati e spiegazione delle pietanze; controllare la filiera indicando nel menù il fornitore dei prodotti; usare le tecnologie per migliorare il servizio; sviluppare le potenzialità del ristorante multitasking;  puntare sulla ristorazione monoprodotto e specializzata".

Come si arriva oggi a conoscere un ristorante?  "Attraverso il passaparola innanzitutto - ha detto Sbraga - che oggi viaggia sopratutto in facebook e consultando tripadvisor".  Problema serio della categoria: il calo di marginalità, legato soprattutto all’incremento delle tasse, dei costi delle utenze, della produzione e dei prodotti alimentari, a fronte di una diminuzione della spesa media degli ospiti. Fondamentale il decremento fiscale e burocratico per poter stare agevolmente sul mercato, come ha rimarcato il presidente Fipe ristoratori cesenati Vincenzo Lucchi. Al convegno sono intervenuti anche Alberto Pesci, vicedirettore Confcommercio cesenate, per presentare Rigenera, la nuova società sorta in casa Confcommercio per  pianificare e monitorare periodicamente la situazione economica finanziaria delle aziende e accompagnarle al credito bancario. Il presidente Fipe ristoratori Lucchi si è detto molto soddisfatto del successo ottenuto dalla stagione formativa dei pubblici esercizi suggellata daaal presentazione della guida alla ristorazione che in tre mesi di iniziative ha riscontrato la partecipazione di 130 imprese di pubblici esercizi e di 23 corsisti nell'ambito della formazione.

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