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Blocco del traffico, luci e ombre. Confcommercio: "Accordo peggiorato"

Il blocco del traffico frutto del nuovo accordo regionale sulla qualità dell'aria, a cui ha aderito anche il Comune di Cesena, presenta più ombre che luci. E' l'opinione della Confcommercio cesenate

Il blocco del traffico frutto del nuovo accordo regionale sulla qualità dell'aria, a cui ha aderito anche il Comune di Cesena, presenta più ombre che luci. E' l'opinione della Confcommercio cesenate. Secondo il presidente Corrado Augusto Patrignani "di positivo c'è il fatto che il Comune di Cesena ha ridotto l'area del blocco alla zona Icarus, circoscrivendo i divieti e questo è un cambiamento significativo; resta il fatto che tuttavia il provvedimento regionale resta iniquo e dannoso perché distorce la concorrenza, ostacola l’accessibilità alle nostre città e penalizza le imprese di commercio, turismo e servizi dei centri storici a favore delle grandi strutture commerciali periferiche ed extraurbane, vere generatrici del traffico".

"Spulciando il testo del nuovo accordo sottoscritto si constata infatti che è peggiorativo rispetto ai precedenti: partenza dei blocchi totali del traffico già dal primo ottobre; pesante inasprimento delle misure, a partire dall’estensione del blocco del giovedì anche alla prima domenica del mese, con la possibilità di chiusura anche nelle restanti domeniche - continua Patrignani -. Si tratta di una spada di Damocle non da poco per i negozi che dopo la liberalizzaizone sono aperti anche nei girni festivi. E ai danni si aggiunge la beffa: si pensi che tra le misure gestionali è inserita addirittura la possibilità di ordinanze che impongano ai negozi di tener chiuse le porte di entrata per evitare dispersioni termiche. La cosa importante, pertanto, è capire bene quali saranno le intere ed esatte modalità in cui verrà applicato nel comune di Cesena e non solo quelle, ribadiamo positive, che interessano la riduzione dell'area vietata al traffico. In questo senso attendiamo i necessari  riscontri dell'amministarzioen comunale".

“Quello che manca – conclude il presidente Patrignani – è purtroppo la mancanza di una reale concertazione su un atto di così grande rilevanza per la vita di imprese e cittadini e per l’attrattività delle nostre città. La sospensione delle misure per il mese di dicembre non è che un palliativo, che non alleggerisce la gravità degli effetti del provvedimento su consumi e ripresa. Se i blocchi fossero risolutivi si potrebbe anche accettarli turandosi il naso, ma l'esperienza di questi anni ha dimostrato che ben altri dovrebbero essere i provvedimenti da adottare contro le polveri sottili”.

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