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Economia

Bilancio provinciale 2013, nessuna tassa in più per i cittadini

Nel corso del consiglio provinciale di lunedì, è stato presentato il bilancio di previsione della Provincia di Forlì-Cesena, da parte dell'assessore provinciale al Bilancio e controllo Maurizio Brunelli

Nel corso del consiglio provinciale di lunedì, è stato presentato il bilancio di previsione della Provincia di Forlì-Cesena, da parte dell’assessore provinciale al Bilancio e controllo Maurizio Brunelli. La presentazione avviene dopo aver fatto ricorso all’esercizio provvisorio, scelta inusuale per l’amministrazione provinciale di Forlì-Cesena, ma pesavano, e pesano tuttora, numerose incertezze determinate dal processo incompiuto di riordino istituzionale delle Province, dalle diverse manovre economiche, e da ultimo dalla legge di stabilità, che hanno ulteriormente ridotto le risorse destinate agli enti locali. L’approvazione del bilancio 2013 è prevista per il 27 e 28 febbraio.
 
Commenta sinteticamente l’assessore Brunelli: “E’ un bilancio difficile, ma che non rinuncia a dare risposte perlomeno alle principali competenze che rimarranno anche in futuro in capo alle Province, sia sulla spesa corrente sia per gli investimenti prioritari per il territorio. Vista la complessa situazione economica, un ulteriore sforzo è stato compiuto per non aumentare la pressione fiscale di nostra competenza. Contemporaneamente sul fronte delle spese si è continuato nell’opera, già intrapresa negli ultimi tre anni ed ora premiante, di razionalizzazione, contenendo in particolare i costi del personale, tanto che per esempio siamo la provincia col minor numero di dirigenti in assoluto in Emilia-Romagna”.
 
Patto di stabilità
Anche per le Province sono stati aumentati gli obiettivi economici del patto di stabilità, per cui tale appesantimento, assieme ai limiti posti all’assunzione di nuovi mutui, pregiudicherà gran parte dei progetti di infrastrutture ed edifici scolastici per il territorio. Non solo: sarà limitata anche la possibilità di effettuare i pagamenti per le opere realizzate, riducendo l’afflusso di risorse certe verso le imprese e il tessuto imprenditoriale che opera per la Pubblica Amministrazione.  Nell’ultimo triennio il patto di stabilità ha provocato la riduzione di circa un quarto delle spese in conto capitale e non ha consentito di liberare immediatamente la cospicua mole degli impegni di spesa dei diversi enti pubblici che avrebbero ridotto i tempi di pagamento alle imprese fornitrici di lavoro e servizi, alleviando la mancanza di liquidità che caratterizza l’attuale contesto economico, con evidenti ripercussioni per il superamento della crisi.
 
I numeri generali del bilancio 2013
La Provincia di Forlì-Cesena, al contrario di altri enti locali, anche nel corso dell’esercizio 2012 ha continuato ad assicurare regolarmente i pagamenti ai fornitori grazie all’ampliamento dei propri limiti di pagamento per oltre 5 milioni di euro, per effetto del patto di stabilità territoriale approvato dalla Regione. Tuttavia, la situazione congiunturale determinata dalle scarse risorse disponibili ha imposto per il 2013 un’ulteriore drastica contrazione delle spese, assicurando, con gli stanziamenti consentiti dagli equilibri di bilancio, la continuità delle attività essenziali, dalla scuola alla viabilità, riducendo o addirittura eliminando altri interventi riferiti alla cultura, al turismo, all’associazionismo.
 
Il bilancio di previsione 2013 ammonta complessivamente – al netto delle partite di giro e di altre poste puramente  contabili - a 75,3 milioni di euro, con una riduzione di oltre il 36% rispetto al bilancio di previsione 2005 di 118 milioni che caratterizzò il primo mandato del Presidente Bulbi. In estrema sintesi il bilancio di previsione 2013 – al netto delle partite di giro e di altre poste puramente contabili come il reinvestimento della liquidità - può essere così riassunto:
 

    entrate correnti: 54,1 milioni;
    entrate da alienazioni e trasferimenti in conto capitale: 17,7 milioni
    entrate da contrazione di nuovi mutui: 3,5 milioni;

    spese correnti: 46,2 milioni;
    spese in conto capitale: 21,3 milioni;
    spese per rimborso quota capitale mutui e prestiti: 7,8 milioni.

 
Entrate
La previsione delle entrate tributarie 2013 è pari a 35,9 milioni ed è in diminuzione di 3 milioni rispetto alle entrate assestate 2012, che sono state pari a 38,9 milioni, a causa della minore entrata di 500.000 relativa al conguaglio 2011 dell’addizionale ENEL ed alla riduzione di 2,5 milioni del “Fondo di riequilibrio”, che viene contabilizzato fra le entrate tributarie pur essendo sostanzialmente un trasferimento erariale. Per la Provincia di Forlì-Cesena i trasferimenti erariali nell’esercizio 2013, rispetto all’esercizio 2010, sono stati ridotti per effetto dei diversi tagli, di complessivi 9,8 milioni di euro.
Questo nel dettaglio le principali voci di entrata:
 
Imposta Provinciale di Trascrizione degli autoveicoli (IPT)
Introito consuntivo 2012: € 9.452.000
Previsione Bilancio 2013: € 9.650.000
 
-   Imposta sulle assicurazioni RC Auto
Introito stimato consuntivo 2012: € 20.800.000
Previsione Bilancio 2013: € 21.000.000
 
-   Addizionale provinciale sul consumo di Energia Elettrica
A partire dall’1.1.2012 l’addizionale provinciale sul consumo di energia elettrica è  stata soppressa ed il relativo gettito è stato attribuito allo Stato. La somma incassata e contabilizzata sul bilancio 2012 è relativa ai conguagli relativi  all’anno 2011 versati dai grossisti di energia elettrica.
      
-   Tributo per le funzioni di Tutela Ambientale
La previsione 2013 è di € 2.800.000, pari alla previsione assestata 2012.
 
-   Fondo sperimentale di riequilibrio (ex trasferimenti erariali)
Previsione Bilancio assestato 2012:  € 5.004.000
Previsione Bilancio 2013: € 2.507.000 (- 50% rispetto al dato consuntivo 2012).
 
-   Trasferimenti Regionali per Rimborso Deleghe
La previsione 2013 è di € 3.511.000, pari alla previsione assestata 2012.
 
Le entrate extratributarie sono in diminuzione di 1 milione, pari al 33%, rispetto alla previsione assestata 2012, passando da 3.017.000 euro nel 2012 ad 2.016.000 euro nel 2013. Diminuisce di 200.000 euro (da 800.000 a 600.000 euro) la previsione di introiti da sanzioni per violazione al codice della strada. L’andamento delle entrate proprie dell’Ente consente di formulare previsioni di spesa corrente sufficienti per rispondere alle necessità degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade provinciali e degli edifici scolastici, supplendo in parte alla diminuzione delle risorse assicurate da Stato e Regione.
 
Spese
Relativamente alle previsioni di spesa si evidenzia anzitutto una diminuzione nel 2013 della spesa del personale pari a 1.350.000 euro (-7%) rispetto alla previsione iniziale 2012. I dipendenti a tempo indeterminato al 31/12/2012 risultano pari a 468 unità (compresi 10 dirigenti, diminuiti di due unità), complessivamente 22 unità in meno rispetto al personale al 31/12/2011. Nell’anno 2013 è prevista la cessazione per pensionamento di almeno 4 dipendenti a tempo indeterminato, per i quali non sarà possibile la sostituzione per il blocco delle assunzioni previsto per le province in attesa del loro riordino. La previsione riferita alle “spese di funzionamento e sviluppo”, dopo le consistenti riduzioni apportate nel corso dell’esercizio 2012, sono state ulteriormente razionalizzate privilegiando gli interventi riferiti ai principali ambiti di competenza della Provincia. La relativa previsione è pari a 567.000 euro, con una diminuzione di 375.000 euro rispetto alla previsione assestata 2012.
 
Gli stanziamenti per la manutenzione ordinaria delle strade sono stati previsti nello stesso importo del bilancio 2012, assegnando 1,3 milioni per ciascuno dei due territori di Forlì e di Cesena. Per assicurare un accettabile livello di manutenzione della viabilità le risorse vengono integrate da altre finanziate tramite indebitamento (800.000 euro per ciascun territorio) destinate alla manutenzione straordinaria delle strade. Gli interventi riferiti alla viabilità previsti in bilancio annoverano, sempre nella spesa per investimenti con indebitamento, altri 1,5 milioni destinati al consolidamento del viadotto di San Colombano sulla S.P. 4 ‘del Bidente’ e di  200.000 euro destinati al completamento dei lavori di mitigazione esterna del nuovo  casello del Rubicone.
 
Risulta infine in diminuzione di 220.000 euro la spesa, pari a complessivi 10.336.000 euro, per interessi passivi e quota capitale per ammortamento mutui contratti negli esercizi precedenti; la diminuzione è dovuta sia ai bassi tassi di interesse sui mercati che alla riduzione dello stock di debito dell’ente. In particolare, lo stock di debito per il finanziamento negli anni degli investimenti infrastrutturali, principalmente strade e scuole, dopo essere aumentato in maniera consistente nel quinquennio 2005–2009 ed aver raggiunto i 92,5 milioni nel 2009, nel triennio 2010-2012 è diminuito di 6,9 milioni, attestandosi a 85,6 milioni a fine 2012. Nelle previsioni si attesterà a 82,1 milioni a fine 2013.
 
Alienazioni e investimenti
Per contenere l’indebitamento entro i limiti del patto di stabilità e acquisire risorse da destinare agli interventi necessari per l’edilizia scolastica, in particolare a Forlì, dovranno realizzarsi le vendite di immobili, innanzitutto attraverso la sottoscrizione del rogito per la cessione di Villa Cipressa e la concessione in uso di Villa Pedriali a Bagno a Ripoli, la vendita dell’istituto scolastico Giorgina Saffi di Forlì e di tre case cantoniere.
 
Sul capitolo degli investimenti, come negli anni precedenti si sono privilegiati gli impegni a medio e lungo termine, con un buon livello di investimenti pur nel rispetto delle compatibilità di bilancio: sono previsti investimenti per 21,3 milioni, di cui 17,9 milioni per lavori pubblici. La diminuzione della spesa per investimenti rispetto alla previsione 2012 è di 7,3 milioni (-25%). Va precisato che le opere previste si realizzeranno se gli impegni posti a carico di altri enti o della Regione troveranno conferma per far fronte ai cofinanziamenti previsti e se si realizzeranno le entrate previste dalle alienazioni patrimoniali programmate.

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