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Economia

Bilancio comunale 2012: "Comune massimo, cittadino al minimo"

Un bilancio che tiene in considerazione solo le esigenze del Comune tralsciando quelle del cittadino e delle imprese

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Il bilancio presentato dal Sindaco in occasione delle riunione dei quartieri, lascia non poche perplessità.

In primo luogo l'atteggiamento politico che vede come postulato espresso quello del Comune Massimo, cioè di quella amministrazione che indipendentemente dal contesto economico continua imperterrita ad andare avanti nella programmazione e nelle spese. Si apre una riflessione di fondo: non è forse il caso di adeguarsi al contesto economico e tirare un po' la cinghia così come i cittadini cesenati stanno ormai facendo da tempo? Non ci si è accorti dell'estrema difficoltà in cui versano parecchie famiglie unitamente alle piccole imprese? Perché questo anacronistico modo di interpretare il contesto economico che stiamo vivendo? c'è forse una smisurata voglia di centralismo?

I dubbi politici delle scelte prese con il bilancio 2012, trovano poi riprova nelle mosse operative della nostra Giunta che propone l'IMU al massimo dei massimi e si lancia in investimenti che paiono, in questo momento, pure vanità.

La ristrutturazione di piazza della Libertà (3 milioni di euro), la ristrutturazione del Palazzo Comunale (1,4 milioni di euro), sono investimenti che hanno un senso rispetto al momento che stiamo vivendo? Abolire il parcheggio di Piazza della Libertà, ad esempio, oltre a creare non pochi problemi alle quotidiane necessità dei cesenati, determinerà una notevole riduzione degli incassi del relativo parcheggio; in sostanza con questa mossa ci indebitiamo di più come comunità e incassiamo di meno. Ergo, dobbiamo aumentare le tasse (per dirla spiccia).

Il buon padre di famiglia, nei momenti difficili, fa delle scelte, magari anche dolorose, tralasciando il superfluo e concentrandosi invece sulle vere necessità.

Qui si sta facendo invece l'inverso, in virtù di un programma di mandato che si vuole rispettare a tutti i costi, anche a costo di ridurre al minimo il cittadino-contribuente.

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