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Bilanci e tasse locali più omogenei tra i comuni, Confartigianato: "Sì al confronto su area vasta"

E' quanto afferma il segretario di Confartigianato Federimpresa Cesena, Stefano Bernacci, evidenziando come "l'iniziativa della Unione dei Comuni Valle del Savio è stata valida"

"Il fatto che i sindaci e le organizzazioni di categoria si siano incontrati lunedì a livello comprensoriale per discutere tutti insieme delle politiche di bilancio e dei tributi locali, in una logica più ampia rispetto a quella comunale, è un fatto politico importante". E' quanto afferma il segretario di Confartigianato Federimpresa Cesena, Stefano Bernacci, evidenziando come "l'iniziativa della Unione dei Comuni Valle del Savio è stata valida. L'importante è che non sia estemporanea e  sia seguita da un percorso per fare diventare questo confronto uno stile e un metodo. Un confronto permanente di Area Vasta".

"Più volte come Confartigianato abbiamo richiesto una visione di territorio su queste problematiche per contrastare la disomogeneità tra comuni vicini, dello stesso comprensorio e della stessa Provincia, ad esempio sulla tassazione locale - aggiunge Bernacci -. Certo, è arduo approdare a tributi omogenei anche perché in queste dinamiche deve essere fatta salva l'autonomia dei Comuni e comunque intervengono anche fattori individuali: ad esempio un Comune dove vi sono molti capannoni sarà portato a tenere più alta l'aliquota sull'Imu, piuttosto che un altro dove i capannoni non sono presenti in quantità rilevante".

"Tuttavia - prosegue il segretario di Confartigianato - è innegabile che esistono ampi margini di intervento sui bilanci e sui tributi locali per ridurre una differenziazione che in taluni casi suona paradossale e incomprensibile:  basta vedere che cosa paga un falegname per la tassa rifiuti in un piccolo comune del Cesenate e constatare che in un altro comune limitrofo di medesima popolazione, la somma pagata è molto diversa. Ma non si tratta solo di tributi, c'è anche la questione dei regolamenti più indiretti, che da anni richiediamo, anche per eliminare i costi indiretti derivanti dalle applicazioni cervellotiche  degli stessi. Questo lavoro comune avviato col confronto di sindaci e associazioni su area vasta deve dunque diventare metodo di lavoro attraverso altre occasioni di confronto".

Bernacci ricorda inoltre che "il quadro di finanza locale del nostro territorio può essere considerato complessivamente positivo: ad esempio abbiamo tariffe sui rifiuti tra le più basse in Regione, nessun comune è andato in default; certo ci sono difficoltà, ma la situazione finanziaria generale è buona. Non lo diciamo per cullarsi sugli allori, ma per rimarcare che si tratta di condizioni che possono favorire questo prosieguo del lavoro comune di sindaci e organizzazioni della rappresentanza su bilanci comunali e i tributi locali per omogeneizzare su area vasta nei limiti del possibile una materia ancora oggi troppo frammentata e parcellizzata, con tutti i riflessi negativi del caso per i contribuenti, imprese in testa".

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