Cna, la sfida ai costruttori di camion: incontro al Polo Autotrasporto
Nelle sedi Cna gli autotrasportatori potranno firmare la convenzione per l’adesione all’azione collettiva e consegnare copia della documentazione comprovante l’acquisto degli autocarri
Cna Fita, nella sua azione di tutela degli interessi degli autotrasportatori, è stata la prima associazione di categoria in Italia che ha promosso un’azione collettiva di risarcimento contro il “cartello” illegale costituito dalle case costruttrici di autocarri, che è stato accertato e sanzionato dalla Commissione Europea con una multa di quasi 3 miliardi di euro. Per illustrare le modalità di questa iniziativa, è stato organizzato un incontro per sabato alle ore 11 nella sede della societò cooperativa Polo Autotrasporto, via Del Commercio 359, a Pievesestina. Sono previsti interventi dell’avvocato Giovanni Scoccini, studio legale Giovanni Scoccini e associati e del professor Paolo Buccirossi, direttore dello studio economico Lear. L’incontro sarà coordinato da Daniele Battistini, presidente Cna Fita Forlì-Cesena.
"L’azione collettiva promossa da CNA Fita è aperta a tutte le imprese che hanno acquistato, preso in leasing o noleggiato a lungo termine autocarri di oltre 6 tonnellate di diverse case costruttrici, immatricolati tra il 1997 e il 2013 - afferma Battistini -. Gli associati Cna possono partecipare all’azione collettiva senza anticipare spese legali. L’azione collettiva ha l’obiettivo di facilitare l’accesso alla giustizia delle piccole e medie aziende e, in particolare, di quelle artigiane, che potrebbero non avere le competenze e le risorse per agire individualmente, in un giudizio complesso come questo, per il risarcimento dei danni derivanti da una violazione delle norme antitrust".
"L’azione collettiva, che punta a tutelare collettivamente l’interesse degli autotrasportatori e far ottenere a ciascuno di essi il rimborso per il danno effettivamente subito, è prevista dal nostro sistema giuridico. Il vantaggio dell’azione collettiva è nella riduzione dei costi e nella protezione da eventuali comportamenti ritorsivi da parte delle imprese responsabili dell’illecito anticoncorrenziale, che hanno una forza economica molto maggiore rispetto ai singoli autotrasportatori - conclude Battistini -. L’entità del risarcimento spettante a ciascun acquirente di autocarri non può essere allo stato esattamente quantificata, indicativamente si può affermare che il sovraprezzo medio causato dai cartelli si aggira intorno al 20% del prezzo del camion acquistato nel periodo di vigenza dell’accordo illecito. I soggetti interessati ad aderire potranno recarsi nelle sedi territoriali di riferimento della Cna di Forlì-Cesena per avviare la pratica di risarcimento. Nelle sedi Cna gli autotrasportatori potranno firmare la convenzione per l’adesione all’azione collettiva e consegnare copia della documentazione comprovante l’acquisto degli autocarri. La raccolta delle adesioni si protrarrà per tutto il mese di novembre.