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Economia

Assemblea nazionale di Confcommercio, in centinaia da Forlì-Cesena. "Preoccupati da salario minimo"

"Eravamo oltre 150, tra i gruppi rappresentativi", rimarcano il presidente cesenate Augusto Patrignani e il vicepresidente forlivese Roberto Vignatelli

L'Unione provinciale Confcommercio di Forlì-Cesena ha partecipato giovedì all'assemblea nazionale Confcommercio tenutasi Roma con gli ingerventi del presidente nazionale Carlo Sangalli e del ministro al lavoro e allo sviluppo economico Luigi Di Ma o e una folta rappresentanza di ministri e parlamentari, fra cui il ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Eravamo 150 - dicono il presidente Augusto Patrignani e il vicepresidente Roberto Vignatelli -, tra i gruppi piu' numerosi. Una splendida giornata associativa. Il nostro presidente Carlo Sangalli ha dato carica ed entusiasmo all"auditorio di imprenditori e si e' soffermato su tanti temi fra cui il sistema fiscale con le tasse che portano via il 62% delle entrate di un'impresa. Ha anche stigmatizzato il pressing serrato delle tasse locali chiedendo una local tax unica, certa e semplice e accogliendo l'invito del premier a una alleanza finanziaria come occasione per rifondare il rapporto tra Stato e contribuenti all'insegna della buona fede". "Il ministro al Lavoro e allo Sviluppo Economico Di Maio - proseguono Patrignani e Vignatelli - ha assicurato tra gli applausi che non scattera' l'aumento dell'Iva, la notizia più importante. Sangalli ha anche affrontato il tema dell'Europa dicendo che la scelta deve essere per una Europa migliore cioe' piu' prossima ai cittadini, piu' amica delle imprese. Per tutti inostri imprenditori.che sono partiti alle 4 del mattino facendo una levataccia  e' stata una grande giornata di orgoglio associativo  e di senso di appartenenza alla piu' rappresentativa associazione nazionale di commercio, turismo e servizi, che si sta innovando ed e' all'avanguardia come partner delle imprese sul mercato, nei servizi e nella presenza a tutti i tavoli istituzionali. La partecipazione cosi' folta evidenzia lo stato di salute del nostro corpo intermedio punto di riferimento per chi intraprende".

L'intervento di Sangalli

Per noi la via maestra resta il reddito che viene dal lavoro. Lavoro dignitoso e salario giusto", ha dichiarato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli aprendo l'assemblea 2018. Sangalli ha affrontato quindi il tema del salario minimo esprimendo "la preoccupazione che questa misura finisca per disperdere un patrimonio di relazioni e traguardi ottenuti. C'e' in gioco la consolidata storia di contrattazione collettiva del nostro Paese. Anche per questo- osserva- serve pesare la rappresentanza, valorizzando i contratti piu' diffusi e rappresentativi, che offrono anche un percorso di welfare di matrice contrattuale, in grado di razionalizzare e migliorare la stessa spesa sanitaria e previdenziale". Quindi ha annunciato un contratto per la crescita: semplice, diretto concreto, in tre punti: lavoro, tasse, infrastrutture e innovazione". Sulla tema fiscale Confcommercio ha evidenziato che "il recupero dell'evasione dell'elusione e una coraggiosa spending review sono le condizioni per un percorso concreto e paziente di riordino, semplificazione e soprattutto riduzione delle tassazione. Non e' possibile  che le tasse portino via il 63% delle entrate di un'impresa". "Sull'Iva non si tratta e non si baratta", ha detto Sangalli, rivolgendosi ai ministri presenti all'assemblea di Confcommercio. Si parla, ha aggiunto, di "clausole di salvaguardia. Ma la vera salvaguardia, la vera garanzia per imprese e cittadini e' difendere i loro redditi, il potere d'acquisto, la competitivita' diffusa delle imprese".

DI MAIO - Per il deputato forlivese Marco Di Maio è necessario "sostenere il commercio e' fondamentale per la nostra economia. Per farlo occorre insistere sulla strada della semplificazione, riduzione delle tasse, redistribuzione dei redditi confermando gli 80 euro in busta paga che da 4 anni oltre dieci milioni di italiani percepiscono ogni mese grazie ai provvedimenti approvati". "Chi pensa - continua- come sostenuto dal professor Giovanni Tria, oggi ministro dell'Economia, che si possa aumentare l'Iva per finanziare la flat tax a scapito di piccoli imprenditori e redditi piu' bassi, vive fuori dalla realta'. L'appello lanciato dal presidente Sangalli all'assemblea di Confcommercio e' una voce che rappresenta il pensiero di moltissimi imprenditori: non cada nel vuoto. L'Iva non va aumentata e pur dall'opposizione sosterremo i provvedimenti che ne scongiureranno l'incremento. Perche' non e' una questione di parte, ma un impegno a favore di tutto il Paese: cittadini, famiglie, imprese". "L'Italia non deve perdere autorevolezza sul piano europeo e internazionale per condurre una battaglia per l'armonizzazione dei sistemi fiscali che non penalizzi chi vive, lavora e investe in Italia dovendo concorrere con multinazionali che producono utili in Italia con tassazioni estere da paradisi fiscali". (fonte Dire)

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