Approvato il bilancio della Provincia: "Sfruttiamo il tempo"

Il Bilancio di Previsione è stato approvato, durante il Consiglio Provinciale di martedì, con i voti favorevoli di Pd, Idv e Prc (17 voti). Contrari PdL, Lega Nord e Udc (9 voti). Si è partiti con l’analisi degli emendamenti, con l’invito dell’assessore provinciale al Bilancio Maurizio Brunelli: “Consistenti variazioni di bilancio saranno discusse nel mese di febbraio, appena saranno definiti i tagli che gravano sulle Province alla luce del Decreto Monti”.
 
Dopo la riunione dei capigruppo, e l’individuazione di successivi ordini del giorno condivisi da tutti i gruppi consiglieri, i gruppi del PdL e Lega Nord hanno deciso di ritirare i loro 26 emendamenti al bilancio, così come è stato ritirato l’emendamento proposto da Rifondazione Comunista.  L’assessore Maurizio Brunelli ha ribadito la “giustezza della scelta di non andare in esercizio provvisorio, anche per valorizzare appieno questo strumento di programmazione che è il Bilancio di previsione e pur consapevoli di dover intervenire quando arriveranno i 415 milioni di euro di tagli previsti dalla manovra Monti. Evitare oggi di ricorrere all’esercizio provvisorio è una scelta di natura squisitamente politica. I primi mesi dell’attuazione del bilancio dovranno essere improntati a prudenza ed equilibrio di bilancio, anche per la sua natura provvisoria. In attesa delle leggi nazionali e regionali che dovranno pervenire entro il 31 dicembre, l’ente è legittimato a svolgere a pieno titolo le sue funzioni di programmazione, andando al di là del termine della fine del 2012, anche perché il soggetto che subentrerà si farà carico degli impegni attivi e passivi della Provincia”.
 
Quindi ha tirato le sue conclusioni il presidente Massimo Bulbi: “E’ stato capito lo spirito del mio intervento di ieri, ringrazio il Consiglio per aver messo da parte gli emendamenti. In questo modo sfruttiamo al meglio il tempo disponibile per condividere importanti ordini del giorno. Questo è un segnale che stiamo dando al Paese Italia. Non condivido il ragionamento che fatte le Regioni non servono più le Province: le Regioni si sono rivelate troppo lontane dal territorio e dalle soluzioni che cittadini e imprese necessitano in tempi brevi”.