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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Amadori non conosce la crisi: fa il 30% delle carni bianche e fattura 1,3 miliardi

Continua il trend di crescita per Amadori. Nel corso della presentazione dei dati di bilancio 2013, che si è svolta mercoledì a Milano Marittima, sono emersi dati soddisfacenti per il colosso dell'avicoltura, con sede principale a Cesena

Continua il trend di crescita per Amadori. Nel corso della presentazione dei dati di bilancio 2013 agli Istituti di Credito e alle Autorità, che si è svolta mercoledì a Milano Marittima, sono emersi dati soddisfacenti per il colosso dell'avicoltura, con sede principale a Cesena: un fatturato complessivo pari a 1 miliardo e 320 milioni di euro (+4,7% sul 2012), un risultato d’esercizio pari a 15,7 milioni di euro, una quota di mercato che si riconferma intorno al 30% sul totale delle carni avicole in Italia.

Significativi anche gli investimenti realizzati nel 2013, pari a oltre 40 milioni di euro, con un piano di sviluppo che prevede almeno 200 milioni di euro di investimenti nei prossimi 5 anni in tutta la filiera integrata Amadori, dagli stabilimenti alimentari ai mangimifici, fino agli allevamenti.

“Visto il calo generale dei consumi di carne nel 2013, con un mercato avicolo sostanzialmente stabile, possiamo ritenerci soddisfatti dei risultati ottenuti – commenta Flavio Amadori, vicepresidente. – L’obiettivo che ci eravamo posti per il 2013 era quello di raggiungere una corretta redditività, una diminuzione dei costi e un miglioramento della posizione finanziaria netta, per poter generare risorse adeguate ed effettuare importanti investimenti industriali e di marca. I risultati raggiunti confermano che le scelte intraprese sono corrette e che, grazie all’impegno di tutti, riusciremo a raggiungere gli obiettivi aziendali”.

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