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Economia

Accesso al credito e riforma del fondo di garanzia: cosa cambia per le imprese

Confcooperative promuove un seminario con il Mise, Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Emilia Romagna sulle novità per l’accesso al credito, con intervento di relatori dal Ministero

Il tema dell’accesso al credito bancario riveste un’importanza strategica per la sopravvivenza e lo sviluppo delle imprese, in particolare per quelle di piccola e media dimensione che rappresentano oltre il 90% del tessuto economico locale. Dopo alcuni anni caratterizzati da una lieve ripresa della domanda ed offerta di credito, favorita anche dalla presenza di tassi particolarmente bassi, negli ultimi mesi si assiste a qualche tensione e soprattutto a preoccupazioni per il futuro, a causa di normative internazionali sempre più stringenti per le banche e gli intermediari finanziari che intendono prestare credito.

Per favorire la concessione di prestiti alle PMI, lo Stato ha messo in campo, a partire dagli anni 2000, il Fondo di Garanzia (ex legge 662/96) che negli anni è stato via via potenziato e rifinanziato fino a rappresentare uno dei principali strumenti di politica economica del nostro Paese. In particolare dal 15 marzo scorso sono in vigore le nuove Disposizioni operative che danno attuazione alla Riforma del Fondo di Garanzia (decreto interministeriale del 6 marzo 2017).  

Per illustrare e diffondere le opportunità derivanti dalla Riforma, Confcooperative Forlì-Cesena ed il suo centro servizi Ce.se.co. hanno organizzato per giovedì un importante seminario formativo, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico  e la Regione Emilia-Romagna. Intervengono Simone Ferri (direttore Ce.Se.Co.), Marco Borioni  per la Regione Emilia-Romagna, Rosa Chiapparino del Ministero dello Sviluppo Economico) Edoardo Ercole (Invitalia), Luca La Ragione (Mediocredito Centrale). Modera Riccardo Cappelli (Confcooperative Forlì-Cesena).  

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