rotate-mobile
Cronaca

Stupro in via Assano, nel casolare della violenza anche un deposito di refurtiva

Man mano che procedono le indagini del Commissariato di Polizia si delinea sempre di più la brutta vicenda di violenza sessuale che si è consumata sabato notte in un caseggiato agricolo di via Assano, non lontano dalla zona Montefiore

Il casolare dello stupro era anche un deposito di refurtiva: argenteria, quadri e altri oggetti trafugati nelle case dei cesenati. Man mano che procedono le indagini del Commissariato di Polizia si delinea sempre di più la brutta vicenda di violenza sessuale che si è consumata sabato notte in un caseggiato agricolo di via Assano, non lontano dalla zona Montefiore. Controllando lo stabile, infatti, i poliziotti hanno rinvenuto diversi oggetti di cui è stato individuato il proprietario.

Si tratta di un servizio da tavola in argento, quadri e pure una macchina fotografica d'epoca rubati alcuni mesi fa in un'abitazione della zona Vigne. Grazie ad un timbro che recava il nome di una persona, gli agenti sono riusciti a risalire al derubato, un ultranovantenne che nel frattempo è deceduto. La vittima dello stupro ha spiegato che, prima di consumare la violenza, il suo aguzzino si sarebbe vantato di aver rubato quegli oggetti.

Per lui quindi si configura anche il reato di ricettazione, mentre è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari l'arresto per violenza sessuale sotto minacce. Il giudice ha ritenuto credibile la storia ricostruita dalla donna, una bulgara di 42 anni, caduta con il raggiro nella “tana” del suo stupratore. Dai riscontri, infatti, emerge un contesto di minor degrado sociale rispetto a quanto ipotizzato all'inizio dagli inquirenti.

La bulgara, infatti, ha una dimora fissa, come badante presso due anziani di Rimini con cui però quel sabato aveva litigato. Era la prima sera – avrebbe spiegato – che si trovava senza un letto in cui dormire. In spiaggia a Rimini la donna aveva così conosciuto questo ragazzo, un rumeno 25enne ,e una coppia di suoi amici e dopo aver passato tutta la giornata con loro avrebbe infine accettato la proposta della coppia, quindi anche di una donna, di trascorrere la notte a casa loro, visto che era in difficoltà. Tuttavia, giunta a Cesena col treno la coppia e in particolare la donna, sono scomparsi nel nulla (la polizia l'ha identificata poi come una persona con precedenti penali per reati connessi alla prostituzione). La vittima avrebbe quindi seguito il rumeno, che a sua volta ha precedenti per maltrattamenti in famiglia, nel casolare abbandonato. Qui, sotto la minaccia di un coltello, si sarebbe consumato lo stupro. Lei, appena l'aguzzino si è addormentato è scappata e ha subito chiesto aiuto ad un automobilista di passaggio in via Assano. Quindi l'arresto. Da parte sua, il 25enne sostiene che il rapporto c'è stato ma che è stato condiviso e consenziente.

La polizia, inoltre, sta intervenendo sul proprietario dell'immobile per richiamarlo ai suoi obblighi di custodia corretta dello stabile.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Stupro in via Assano, nel casolare della violenza anche un deposito di refurtiva

CesenaToday è in caricamento