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Cronaca

Via Strinati, resta una piccola tomba da studiare, scavata nel mosaico

Altri aspetti  di grande valore artistico continuano ad emerge dal sito archeologico di via Strinati, come la comparsa di  un piccolo cane che abbaia

Altri aspetti  di grande valore artistico continuano ad emerge dal sito archeologico di via Strinati, come la comparsa di  un piccolo cane che abbaia in una parte, ormai irrimediabilmente danneggiata, del mosaico pavimentale romano,  mentre già dai prossimi giorni verrà aperta la sepoltura, di epoca successiva, rinvenuta durante la scoperta del prezioso manufatto.

Inoltre a fine mese tutto si fermerà e lo scavo verrà riempito di sabbia e sopra stesa una asfaltatura per permettere lo shopping natalizio per riaprire poi il tutto dopo le festività. Non ci saranno ulteriori scavi per scoprire, se mai ve ne fossero, altri frammenti del prezioso mosaico pavimentale romano, ma per dire la parola fine al lavoro degli archeologi dovrà essere aperta la piccola tomba scavata nella parte laterale del pavimento in prossimità dei muri delle abitazioni.  Comunque già nella prossima settimana, tempo permettendo, si dovrebbe mettere mano all'apertura del sepolcro per verificare se ancora, dopo un millennio abbondante, c'è ancora qualcosa che possa interessare la comunità e restituire un altro brandello di passato alla città. La tumulazione è sicuramente di epoca molto successiva al pavimento romano, una datazione certa al momento appare impossibile da fare, ma è evidente che si parla di centinaia di anni dopo se non un millennio abbondante.

Quello che salta subito agli occhi è come la tomba sia stata scavata proprio all'interno del mosaico, in uno strato superiore di terreno che già lo ricopriva, e i contorni molto netti evidenziano che si tratta di una sepoltura molto piccola. Qualcuno azzarda l'ipotesi che possa essere quella di un bambino, anche se non si può certo dire che in epoche medievali a causa delle cattive condizioni di vita il fisico delle persone fosse molto prestante. Quello che appare chiaro è che lo scavo tombale interseca l'attuale via  Strinati rivelando  una situazione urbanistica molto differente dalla attuale, realizzando come l'impostazione urbanistica medievale fosse molto differente dalla attuale con un agglomerato urbano molto diverso da quello che andrà a svilupparsi dall'anno mille in poi. Altre supposizioni fanno pensare ad una sepoltura “familiare” fatta all'interno delle mura di casa, nel giardino o nei terreni prospicienti l'abitazione.

Se questo fosse vero allora al posto della villa romana, nel tempo, ne venne costruita un'altra che magari ne  rispettava la collocazione logistica. Emerge un'altra possibilità che starebbe ad indicare  il luogo come un antico cimitero cavallo fra gli anni mille, ma questa ipotesi sembra improbabile in quanto anche in scavi recenti sul luogo o limitrofi non sono state rinvenute gruppi di sepolture se non durante i lavori per la nuova Biblioteca Malatestiana in piazza Bufalini, ma queste erano da collegare alla chiesa di San Francesco già dal medioevo presente nella piazza e poi demolita negli anni quaranta dell'ottocento. Un'altra sorpresa da via Strinati  quindi attende i cesenati, forse sarà meno interessante e meno degna di ricordo della pavimentazione emersa che è senza ombra di dubbio di qualità veramente pregevole e forse superiore a quella presente nel salone principale di palazzo Albornoz  trovata un ventennio fa in piazza Fabbri.
 

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