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Cronaca Cervese Nord / Via Cesare Battisti

Pavimentazione disastrosa di via Battisti, si passa alle vie legali

Sarà avviata un'azione giudiziaria nei confronti dell'impresa Antonini, esecutrice dei lavori nel primo tratto di via Cesare Battisti, e della compagnia assicurativa Allianz Subalpina

Sarà avviata un’azione giudiziaria nei confronti dell’impresa Antonini, esecutrice dei lavori nel primo tratto di via Cesare Battisti, e della compagnia assicurativa Allianz Subalpina, che ha prestato la polizza prevista nel capitolato speciale di appalto. La decisione è stata presa dall’Amministrazione  comunale dopo aver constatato l’impossibilità di arrivare a un accordo bonario, sulla falsa riga di quello in corso di definizione con i progettisti dello Studio Archea. Dalle perizie tecniche eseguite, infatti, è emerso che i precoci dissesti alla pavimentazione della via, nel tratto compreso fra il Ponte Nuovo e l’incrocio con via Curiel, sono riconducibili sia a non congrue previsioni progettuali, sia ai materiali utilizzati nell’esecuzione dei lavori.

“Abbiamo sperato fino all’ultimo – sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi - di poter raggiungere un accomodamento, soprattutto per evitare l’inevitabile allungamento dei tempi determinato dal procedimento legale. Non è stato possibile e ce ne rammarichiamo. Fin dall’inizio abbiamo preso l’impegno di fare tutti i passi necessari affinchè la vicenda non gravasse in alcun modo sulle casse del Comune e, quindi, sulla tasche dei cesenati"

"Dopo aver tentato di risolvere la questione bonariamente, come siamo riusciti a fare con i progettisti, a questo punto non abbiamo altra scelta che ricorrere alle vie legali, per ottenere il risarcimento dei danni, a completa copertura degli interventi resisi necessari per il rifacimento della pavimentazione ammalorata. Intanto, della decisione assunta abbiamo subito informato con una nota i capigruppo, tenendo fede così alla promessa di trasparenza nella gestione del caso”.S

Sulla questione è intervenuto anche Stefano Angeli, segretario regionale del Partito Liberale Italiano: "La decisiona arriva infatti con quasi due anni di ritardo rispetto al momento in cui la pavimentazione del primo lotto della via fu totalmente rifatto, a causa dei gravi danni riportati, a soli tre anni dalla sua "riqualificazione". Siamo soddisfatti del fatto che le nostre denunce e richieste di chiarezza su questo pasticcio che si trascina da anni abbiano sortito un qualche effetto, ma restiamo però perplessi sul fronte della trasparenza".

"L'amministrazione infatti dichiara di indirizzare l'azione legale nei confronti della ditta esecutrice dei lavori, mentre dice d'aver raggiunto un accordo bonario coi progettisti, il contenuto però di tale accordo "bonario" è tuttora sconosciuto - continua Angeli -. Noi riteniamo che sia giusto che il cittadino, anche per le promesse di trasparenza fatte dal sindaco, conosca i termini degli accordi. Quanto sono stati chiamati a risarcire i progettisti per gli errori progettuali? Quali sono gli atti amministrativi che hanno sancito tale accordo? Perchè dalle richieste di risarcimento è stata esclusa la direzione lavori? Il PLI insiste quindi perchè tutti gli aspetti della vicenda siano resi noti e chiariti".

Infine l'ultima puntina velenosa del segretario del pli: "Ora non dovrebbero esserci più motivazioni per la secretazione della perizia fatta nel 2010. Nella delibera però si riassume in sintesi le cause, confermando al 100% le deduzioni contenute nel mio dossier e pubblicato nella mia pagina facebook".

 

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