Venice Beach, Campbell era già stato in cella e aveva problemi di alcol

Nathan Louis Campbell è l'uomo arrestato come maggiore sospettato per l'omicidio di Alice Gruppioni a Venice beach. L'uomo, secondo quanto ricostruito dal Los Angeles Times è arrivato a Los Angeles meno di un mese fa a bordo di una Dodge Avenger del 2008 comprata in Colorado, sua città di provenienza. Campbell è già noto alle forze dell'ordine per guai con la legge registrati a Denver e in Colorado. Il LA Times riporta una guida in stato di ebbrezza nel 2008 quando l'uomo fu fermato nella spiaggia di Panama. Dopo qualche giorno trascorso in galera per non aver pagato una multa per un reato di violazione di domicilio, nel febbraio del 2008 è stato arrestato per un furto al Virgin Store di Denver. Era stato notato da una guardia dopo essersi messo in tasca delle cuffiette e cercato di uscire senza farsi notare dall'edificio. In quel caso si è fatto cinque giorni di galera.

Secondo quanto rivelato dal quotidiano, l'uomo aveva avuto problemi di droga e alcol; per qualche periodo si era disintossicato, ma pare avesse ripreso di recente. Gli inquirenti stanno riascoltando i testimoni presenti sabato al momento della tragedia che ha tinto di rosso la passeggiata di Venice beach con una vittima, Alice Gruppioni di 32 anni in luna di miele e l'elenco dei feriti è salito a 16. Gli investigatori stanno guardando e riguardando i filmati delle telecamere presenti sul posto e le foto, tutte acquisite come prove a carico, per capire se Campbell abbia accelerato intenzionalmente.

Secondo quanto riferito dai presenti, l'auto ha raggiunto le 60 miglia orarie (circa 100 km/h) percorrendo sulla passeggiata uu quarto di miglio a questa folle velocità. Ha anche colpito uno stand che vendeva occhiali da sole; poi è uscito da una strada laterale.
Intanto nel luogo dove Alice ha perso la vita la 52enne Shelly Gomez ha invitato i passanti a creare una tela intitolata “Love&Light” per la famiglia della vittima a nome della comunità di Venice Beach.