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Cronaca

Va in pensione un' "istituzione", Gualtiero Bernabini: "Quella volta che salvammo il Carisport..."

Nonostante siano gli ultimi giorni di lavoro, nel suo ufficio c'è ancora un viavai di collaboratori che chiedono indicazioni, un consiglio per quel cantiere in corso o fanno controllare una pratica

Nonostante siano gli ultimi giorni di lavoro, nel suo ufficio c'è ancora un viavai di collaboratori che chiedono indicazioni, un consiglio per quel cantiere in corso o fanno controllare una pratica. L'architetto Gualtiero Bernabini, 63 anni a dicembre, dipendente del comune di Cesena dal 1° luglio 1979, nominato dal sindaco Preger dirigente del Settore Edilizia Pubblica nel 1999, è entrato negli uffici comunali a tempo indeterminato, ben 21 anni prima come capo ufficio di ruolo al Comune di Sarsina, e ora dal 2 luglio 2018 ha iniziato ufficialmente la sua pensione. Dalla sua scrivania all'ultimo piano di Palazzo Albornoz sono passati tanti di progetti che in questi 19 anni hanno trasformato il volto della città. Non tutti sono stati ideati-progettati da lui e dai suoi collaboratori, anzi i più importanti, com'è normale che sia, sono stati affidati con bandi pubblici ad architetti-ingegneri esterni, ma lui, essendo a capo dell'ufficio che poi li approvava, appaltava e seguiva nella fase esecutiva, li ha sempre accuditi
come dei bambini, vivendo gioie e dolori.

Il progetto che l'ha fatta soffrire di più?
Sicuramente quello di Piazza della Libertà, non c'è dubbio. Il risultato a me piace, ma è stato un progetto molto sofferto in tutte le sue fasi. Si è iniziato a parlarne nel 1993, non ero ancora dirigente. Concorso di progettazione internazionale nel 2002, dibattiti e confronti pubblici, ricorsi, interpellanze e interrogazioni a vari livelli istituzionali, comitati, ecc… . L’esecuzione dei lavori si è protratta per troppo tempo sia per i sei/sette mesi impiegati e resi necessari per eseguire la prima parte degli scavi archeologici sia per le difficoltà del cantiere. Purtroppo non siamo riusciti a far accelerare i lavori. Mi dispiace che la riqualificazione di piazza della Libertà sia un’opera non compresa completamente da molti cittadini; spero che col completamento dei lavori, la realizzazione dell’arredo dell’area ludica e la rinascita di attività commerciali ai lati, l’intervento venga maggiormente apprezzato.

Elenchi i progetti che più l'hanno impegnata nel corso di questi anni?
Unitamente ai miei validi collaboratori che ringrazio e, in qualche caso con tecnici esterni incaricati, abbiamo progettato, realizzato, ampliato, ristrutturato e messo a norma tanti edifici, scuole, comprese le sedi per l’avvio degli insediamenti universitari. Nell’ambito del verde pubblico abbiamo progettato il Parco Urbano ippodromo, il parco Cesuola, il Nord Vigne, da ultimo Parco Novello in corso di realizzazione. Abbiamo eliminato la strada dei giardini pubblici (via Verdi, progetto prof. Arch. Cervellati) restituendo un bello spazio verde alla città. Tra i restauri abbiamo messo mano alla Fontana Masini, alla Rocca Malatestiana e i suoi camminamenti, vari tratti delle mura cittadine, le facciate e la copertura del Teatro Bonci; palazzo Guidi, la Biblioteca Malatestiana, casa Bufalini, il palazzo comunale, Villa Silvia; abbiamo recuperato e ristrutturato l’ex tribunale per ospitare la Polizia Municipale (edificio appena inaugurato), Piazza Amendola, via Fantaguzzi. Abbiamo realizzato attraverso la formula del project financing: il recupero dei Giardini Savelli e l’edificio che ospita l'America Graffiti che ora sono un bel ritrovo per i giovani; l’ampliamento di 4 cimiteri rurali, il recupero del Foro annonario, mentre in ambito dell'impiantistica sportiva abbiamo realizzato molti impianti minori di frazione come il campo sportivo S.Vittore e  Torre del Moro. Hanno richiesto un notevole impegno l’adeguamento continuo dello stadio comunale, l’intervento strutturale al Carisport, l’impianto da skateboard, la ealizzazione vasca olimpionica della piscina comunale e tante altre opere minori..

Il momento più critico?
Il nevone del 2012. Ho passato 72 ore senza dormire all’interno del Carisport e con una grande preoccupazione per il rischio di crollo della copertura. Mi sono assunto la responsabilità di intervenire con un'operazione estremamente pericolosa e difficile. Anche i soccorsi tradizionali ci avevano rinunciato ma io, forse anche azzardando un po', con l’aiuto di alcuni miei collaboratori validi e coraggiosi, e grazie all’aiuto di alcune imprese e alcuni rivenditori di turbine svegliati nel cuore della notte, siamo riusciti ad avere ragione della neve accumulata sulla copertura utilizzando, per l'appunto, 4 turbine collocate sulla copertura guidate dai miei collaboratori agganciati a cavi d’acciaio appesi a enormi gru. Questi bravissimi tecnici hanno lavorato sul tetto incessantemente notte e giorno, sotto una tormenta di neve e vento freddissimo, per scaricare il tetto dal peso della neve che si era accumulata al centro raggiungendo oltre 2,50 mt. di spessore. Se non fossimo intervenuti in quel momento con puntellamenti e cerchiature improvvisate, il Carisport sarebbe crollato lasciando solo un cumulo di macerie.

Ha visto Tangentopoli e poi la crisi. Cos'è cambiato in questi 39 anni negli investimenti?
E' cambiato il mondo. Tangentopoli da noi non è esistita, si è nemmeno sentita ma la crisi purtroppo sì. Nel periodo che va dal 1990 al 2005 c'erano soldi per investire, si progettava, si appaltava e si eseguiva in tempi rapidi. Forse è stato il momento migliore. Poi nel 2009 con l'arrivo della crisi finanziaria è stato un disastro per la spesa pubblica. Si sono ridotti drasticamente i finanziamenti e gli investimenti. Hanno chiuso le aziende migliori, e cioè quelle che avevano molti dipendenti assunti a tempo indeterminato, che pagavano regolarmente gli stipenti e i contributi previdenziali. Il blocco delle assunzioni nella P.A. ha reso più difficile far fronte a tutte le necessità di un comune grande come Cesena. Pensi che le risorse umane nel mio settore sono diminuite rispetto a 20 anni fa. Eppure la mole di lavoro è aumentata notevolmente perché, oltre ad avere nuovi incarichi e obblighi, (come sicurezza, lavoro nero nei cantieri, rendicontazioni a tutti i livelli, trasparenza, contabilità armonizzata) è cresciuta a dismisura la burocrazia. Dal 1895 al 1993 le opere pubbliche si realizzavano seguendo poche leggi e un Regio Decreto con 120 articoli descritti in 40 pagine. Poi nel 1993 con Tangentopoli sono arrivate nuove leggi: (Merloni in 4 versioni) , quelle antimafia, poi quelle europee, l’Autorità di vigilanza e anticorruzione, 2 nuovi codici dei contratti pubblici e 2 nuovi regolamenti. C'è una grande sovrapposizione di leggi e regolamenti con aggiornamenti e modifiche continue : locale, nazionale e europea; questa evoluzione richiede aggiornamenti continui e si fa fatica a lavorare con tranquillità perché a volte le leggi sono interpretabili e non sempre chiarissime.

Ora quanti cantieri aperti ha il Comune?
Quest'anno moltissimi, è un anno particolare. Il mio settore ne ha 25 tra piccoli e grandi, suddivisi tra impianti sportivi, scuole da rimettere in sicurezza, altri edifici pubblici, video sorveglianza, illuminazione pubblica, verde pubblico e arredo urbano. In media ne abbiamo 8/10 all'anno.

Chi prenderà il suo posto?
Per ora l’Amministrazione comunale ha incaricato ad interim l'ingegnere Natalino Borghetti, dirigente del settore Infrastrutture. Poi tra breve bandiranno un concorso a livello nazionale per assumere un dirigente a tempo determinato.

E lei cosa farà in pensione?
Farò quello che non sono riuscito a fare in questi anni. Starò di più con la mia famiglia, coltiverò le mie passioni (mare, pesca, restauro di vecchie moto, giardinaggio), qualche viaggio in più, quindi non mi annoierò sicuramente.

E intanto, pur essendo l'ultimo giorno di lavoro, è ancora lì che, per aiutare i suoi validi collaboratori che rimangono, sta pensando come fare per rimettere a posto il manto del Manuzzi in vista degli Europei Under 21 del 2019. Insomma la previsione è che per la pensione completa dovrà ancora aspettare un po'.

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