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Cronaca Bagno di Romagna

Urbanistica, Baccini: "Poc ipotecato dal sindaco precedente, l'abbiamo migliorato"

Il Piano operativo comunale (POC), vale a dire il piano urbanistico che disegna lo sviluppo edile del territorio, è stato rivisto. Lo spiegano il Sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini e l'Assessore all'Urbanistica e Edilizia Alessandro Severi

Il Piano operativo comunale (POC), vale a dire il piano urbanistico che disegna lo sviluppo edile del territorio, è stato rivisto. Lo spiegano il Sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini e l’Assessore all’Urbanistica e Edilizia Alessandro Severi. Criticano Baccini e Severi: “Il POC nasce con un bando per la selezione di proposte di trasformazione urbanistica pubblicato nella primavera del 2011, la cui istruttoria tecnica aveva trovato una prima conclusione nel giugno dello stesso anno. Successivamente, per volontà dell'Amministrazione allora in carica, si sono protratte le fasi negoziali, anche attraverso la rivalutazione di proposte giudicate nella prima fase carenti ma, paradossalmente, solo a ridosso delle elezioni (aprile 2014) si è proceduto all’adozione. L'adozione di uno strumento urbanistico conformativo quale è il POC (che agisce sulle proprietà e gli interessi di privati) nell'imminenza delle elezioni è prassi anomala, in quanto tende ad ipotecare le scelte dell'amministrazione entrante, quale essa sia e per questo, forse, tale scelta poteva essere ponderata con maggiore responsabilità”.

“Ci siamo quindi trovati nella necessità di decidere che strade intraprendere perché l’approvazione di un POC tanto ricco ci poneva nella condizione di prendere una decisione che avrebbe segnato definitivamente l’assetto futuro del nostro territorio. Per tali ragioni si è proceduto ad una revisione del POC, soprattutto negli interventi più “corposi”, per i quali si è deciso di individuare nuovi margini di confronto, cercando di ridimensionare, da una parte, gli interventi e dall'altra a migliorare gli interventi di carattere pubblico connessi, pur senza snaturare i contenuti sostanziali delle proposte, che avevano comportato comunque, da parte degli estensori, un affidamento nei confronti dell'Amministrazione. Una revisione che – non nascondiamo – ha avuto necessità di tempi più lunghi di quanto ipotizzato, ma riteniamo alla fine che abbiamo ottenuto risultati più che soddisfacenti”.

“Altro tema imprescindibile e fonte di molteplici criticità, forse non sufficientemente esplicitato ai cittadini, è stato il funzionamento del depuratore e la relativa autorizzazione da parte dei soggetti competenti, questione che sembra aver trovato un equilibrio soltanto negli ultimi mesi. Quindi, tra poche settimane sarà possibile procedere a dirimere le ultime criticità segnalate dalla provincia e procedere alla approvazione del POC. Anche in questo caso, visto il tempo trascorso tra la conclusione del bando e l’adozione in Consiglio, la precedente Amministrazione avrebbe potuto, nella consapevolezza di serie criticità sotto il profilo della sostenibilità ambientale, cercare di superarle preventivamente per evitare di trovarsi ad affrontare la questione tra adozione ed approvazione. Cosa che stiamo appunto portando avanti ora”.

“Un altro aspetto fondamentale che ha reso necessaria una riflessione approfondita è quello degli accordi con i privati che accederanno al piano e che rappresentano dei veri e propri contratti sottoscritti tra pubblico e privati, con condizioni e garanzie che hanno un ruolo determinante per l'armonico sviluppo delle infrastrutture e delle attrezzature pubbliche accanto agli interventi promossi dagli estensori degli interventi. In questo ambito, le esperienze pregresse, che in parte abbiamo ereditiamo e che ci troviamo tutt'oggi a gestire, infatti, ci pongono di fronte ad accordi e convenzioni più o meno consapevolmente sbilanciati a favore dei soggetti privati che hanno promosso gli interventi, rispetto alle effettive necessità e al livello di qualità della città pubblica. Tuttavia, riteniamo che il termine compatibile con la risoluzione di queste ultime criticità, se non si presenteranno ulteriori contrattempi, sia la fine del mese di luglio o, al massimo, il mese di agosto”.

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