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Cronaca

Universita, Grammatico: "Il Campus diventi un luogo vivo"

"Luciano Margara, amico e grande persona che ha gestito con sagacia il nostro Campus"

Mirko Grammatico, presidente della Consulta Universitaria e vice presidente del Consiglio degli Studenti dell’Alla Mayer Studiorum– Università di Bologna, commenta l'elezione di Massimo Cicognani a presidente del Campus e saluta quello uscente Luciano Margara. "È una persona eccezionale - dice riferendosi a Margara -. Non si può essere contrari a questa affermazione. Ha gestito il Campus di Cesena in momenti di enorme difficoltà, quando i fondi per i campus romagnoli scarseggiavamo. Insieme abbiamo sopportato attacchi e nefandezze – dentro e fuori – pur di portare a compimento questo Campus e la nostra idea di Università. Luciano è un amico, forse prima di esser stato Presidente. Gli auguro il meglio e gli auguro quello che da tempo mi dice cioè di tornare a far quello che gli piace: didattica e ricerca insieme agli studenti".

"Un forte augurio di buon lavoro va poi ovviamente, da parte di tutti gli studenti, al neoeletto presidente Cicognani. Con lui i Rappresentanti degli studenti e i presidenti delle associazioni studentesche hanno avuto modo di interloquire prima della sua elezione per portargli le necessità, i punti di attenzione e le problematiche che vanno risolte nel breve tempo. Tra quest’ultime va sottolineato che il completamento dello studentato è una priorità assoluta in quanto permetterà, oltre che 80 posti letto per studenti, di avere un ampliamento del Campus con ulteriori spazi per le necessità di studio di tutti. Ci si è soffermati nell’incontro anche sul rapporto Università-Residenti, in particolare si è detto che bisogna coltivare gli incontri e lo scambio di idee con i residenti della zona Ex Zuccherificio, in particolare con il Comitato ZuccheriVivo".

“Con Massimo, anche lì, ci conosciamo da tempo. Da quando è stato mio professore e poi Vvce presidente della Scuola di Ingegneria-Architettura. Di Massimo posso dire che è una persona attenta e lungimirante, che conosce le sfaccettature del mondo e in particolare della nostra città. Possiamo dire che il progetto complessivo dell’Università a Cesena ha una sua continuità, ovviamente con le ovvie diversità, perché tanto si parla di discontinuità ma alla fine cos’è? In questo caso siamo continui, tutti, perché dal Campus di Cesena noi vogliamo solo che migliori, diventi un luogo vivo, di ricerca, di cultura e a pieno titolo parte integrante della nostra città", conclude.

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