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Cronaca

Un'estate macchiata di sangue, incidenti e morti in aumento. La PolStrada: "Distrazione tra le cause"

La prevenzione è aumentata ed ha portato, tra giugno e la fine di agosto, a contare 1581 punti in più decurtati dalle patenti di guida (5.815 contro 4234 dello stesso periodo dello scorso anno)

E' un bilancio per nulla positivo quello delineato dalla Polizia Stradale di Forlì-Cesena a seguito dei controllo estivi effettuati sia ai fini preventivi che repressivi.  Dai dati che scaturiscono nel periodo compreso tra il primo giugno ed il 31 agosto, emergono cifre che rivelano, rispetto al medesimo periodo dell’anno 2018, un incremento dell’incidentalità sulla rete viaria, ordinaria e autostradale, di competenza, in particolare per quella con conseguenze mortali.

Le oltre 1500 pattuglie (circa 17 al giorno) comandate in servizio di vigilanza stradale ed a presidio del territorio romagnolo di competenza sono intervenute su 234 incidenti stradali (226 nel corrispondente periodo dell’anno 2018), di cui cinque con esito mortale e con nove persone decedute. Bilancio quest’ultimo molto significativo, se paragonato al trend del 2018, quando nel medesimo periodo estivo da parte della Polizia Stradale forlivese non si era registrato nessun sinistro con conseguenze letali. "Il fenomeno infortunistico, generato da una serie di comportamenti errati e non conformi alle norme contenute nel Codice della Strada, vede come causa o concausa di condotte di guida che creano incidentalità la distrazione durante la guida, sia essa manuale che visiva", viene spiegato.

Al fine di elevare lo standard di sicurezza stradale e ridurre l’incidentalità, in attuazione a precise direttive del Dipartimento di Pubblica Sicurezza e della Direzione Compartimentale di Bologna, la Sezione Polizia Stradale di Forlì-Cesena, diretta dal vice questore Elena Natale, ha intensificato l’attività di vigilanza sul territorio di competenza predisponendo servizi specifici finalizzati alla prevenzione ed al contrasto dei comportamenti costituenti violazione delle norme  in materia di circolazione stradale (elevata velocità, mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini, uso di telefoni cellulari alla guida). Per un’azione più incisiva, e soprattutto in concomitanza degli esodi e controesodi, verso e dalle località della riviera romagnola, sono state impiegate sulle principali tratte della viabilità ordinaria pattuglie in borghese, cioè personale in abiti civili a bordo di auto con colori di serie.

La prevenzione è aumentata ed ha portato, tra giugno e la fine di agosto, a contare 1581 punti in più decurtati dalle patenti di guida (5.815 contro 4234 dello stesso periodo dello scorso anno): risultato di una serie di violazioni in cui proprio l’uso di telefoni cellulari alla guida ha fatto registrare un incremento di oltre il 200% (258 casi contro i precedenti 82). L’attivazione dei suddetti dispositivi di controllo ha consentito di rilevare complessivamente 3668 infrazioni al Codice della Strada, tra cui spiccano 395 sanzioni per il mancato uso delle cinture di sicurezza e/o dei sistemi di ritenuta per bambini (con un aumento del 40% rispetto al 2018) e 210 violazioni dei limiti di velocità, sanzionate ai sensi dell’articolo 142 Codice della Strada.

Oltre ai servizi mirati (“Alcohol & Drugs”) effettuati nei fine settimana e volti a contrastare specificamente la guida in stato di ebbrezza alcoolica e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope, unitamente a personale sanitario della Polizia di Stato, parallelamente è proseguita una serrata verifica dello stato psicofisico dei conducenti di veicoli sottoposti a controllo da parte degli operatori della Stradale; attività che ha interessato 5022 conducenti (oltre 500 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e che ha permesso di accertare e contestare 53 infrazioni.

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