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Cronaca

Migliaia di uccelli sulla città, cinguettio assordante e auto bersagliate dal guano: la spiegazione del fenomeno

Il passaggio di enormi stormi di uccelli in cielo sta destando molta curiosità. Impossibile non notare che da alcuni giorni volteggiano su Cesena migliaia di uccelli, spesso in modo circolare

Il passaggio di enormi stormi di uccelli in cielo sta destando molta curiosità. Impossibile non notare che da alcuni giorni volteggiano su Cesena migliaia di uccelli, spesso in modo circolare e a bassissima quota su un'area circoscritta, fino a quasi ad oscurare il sole come una nuvola di passaggio. Il fenomeno, insolito in questa portata, sta portando migliaia di cesenati a guardare verso l'alto domandandosi il motivo di questa presenza. In altri casi, quando il gruppo di uccelli si ferma sugli alberi, il cinguettio si unisce in un unico frastuono, tanto forte che è impossibile non notarlo. In diversi, sconsolati, hanno dovuto constatare automobili, balconi e vialetti di casa imbrattati di guano dopo il passaggio dello stormo. C'è chi si è ritrovato con decine di escrementi sulla carrozzeria della macchina  dopo in pochi minuti.

VIDEO - Frastuono e migliaia di uccelli in volo sulle città della Romagna

Che cosa sta originando il fenomeno, che – per gli amanti del cinema – ricorda un grande ed inquietante classico di Alfred Hichcock? Niente di particolarmente anomalo, se non appunto nella portata e nella concentrazione del fenomeno. A spiegarlo è Riccardo Raggi, naturalista ed esperto del Museo ornitologico 'Ferrante Foschi' di Forlì: “Si tratta di esemplari di storni, uccelli locali dei nostri territori, che si concentrano particolarmente nelle campagne e che si spostano nel corso della giornata tra città, dove è più caldo, alla campagna, dove c'è maggiore abbondanza di cibo, nutrendosi di frutta, lombrichi e altri insetti”.

Il fenomeno è ciclico dell'autunno, ma quest'anno particolarmente visibile per effetto, probabilmente, dell'ottobre straordinariamente caldo, che ha tenuto in vita molti insetti, fornendo quindi cibo abbondante per lo storno, favorendo il suo moltiplicarsi e creando così enormi stormi, anche di migliaia di uccelli, volteggianti sulla città. Un fenomeno che a che vedere col cambio climatico? “No, almeno in questo caso no, è abbastanza tipico delle nostre zone, anche se magari non si verifica in questo modo tutti gli anni. Lo storno è un uccello locale ben conosciuto nelle nostre campagne”, conclude Raggi.

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