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Cronaca

Trail me up, da Cesena gli inventori dello "street view" dedicato ai sentieri più belli

CesenaToday, con la collaborazione di CesenaLab, vuole dare spazio a questi esempi positivi, prima di tutto per iniettare una carica di fiducia in tanti giovani che studiano in città. Ecco l'esempio di Trail Me Up, nata dalla creatività di 5 giovani

Non solo storie di giovani con difficoltà nel mercato del lavoro. Se, infatti, la disoccupazione giovanile è senza dubbio una piaga, esistono casi di altri giovani che adeguatamente supportati si sono messi in gioco e si sono avviati su una strada che li porterà, con fatica e se tutto andrà bene, al successo. CesenaToday, con la collaborazione di CesenaLab, vuole dare spazio a questi esempi positivi, prima di tutto per iniettare una carica di fiducia in tanti giovani che studiano in città.
 

Dopo aver presentato le iniziative di 'Edo' e di 'Elements', ecco l'esperienza di “Trail me up”, 5 giovani che si sono inventati la “google street view” dei sentieri, per gli amanti del trekking e delle camminate nella natura o comunque fuori dai circuiti del traffico. Formano questa società Fabio Zaffagnini, Gabriele Garavini, Erida Rembeci, Francesco Russo, Enrico Serra.

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Chi siete? Quanti anni avete e che cosa avete studiato?

“Trail Me Up è formata da 4 ragazzi provenienti da ogni angolo della Romagna: Fusignano (Ravenna), Cesena, Forlì, Forlimpopoli. Più la nostra fantastica ragazza che ci sopporta e supporta, ormai cesenate a tutti gli effetti, ma di origini albanesi. Abbiamo un’età compresa tra i 38 anni del nostro fondatore Fabio Zaffagnini e i 29 del “piccolo” di casa, Francesco. Siamo tutti laureati all’Alma Mater di Bologna, ma abbiamo background completamente differenti: andiamo dalla Geologia, alle Scienze Ambientali, dalla Psicologia all’informatica fino alla Comunicazione”.
 

Qual è la vostra azienda? Di cosa si occupa?

“Trail Me Up è una società nata 4 anni fa che permette di compiere visite virtuali all'interno di aree raggiungibili solo a piedi, come parchi naturali, montagne, villaggi sperduti, fiere, musei ecc. E' una sorta di Google Streetview per sentieri. Realizziamo il prodotto finale attraverso un sistema di acquisizione di immagini di nostra creazione, montato su uno zaino. Decisamente più complicato spiegarlo che utilizzarlo: i tour virtuali e le immagini presenti sul nostro sito web www.trailmeup.com sono più utili di mille parole”
 

Quali risultati avete raggiunto finora?

“Possiamo dire di essere stati il primo sito web al mondo a fornire la fruizione gratuita ai propri utenti di un tour virtuale di un percorso naturalistico. Siamo arrivati prima di grandi colossi mondiali come Google, e l’abbiamo fatto con la forza delle nostre idee e la nostra buona volontà. Ora, dopo una partenza assolutamente autogestita, abbiamo iniziato un percorso di incubazione all’interno di diverse strutture di accelerazione d’impresa, prima a Milano e poi qui a Cesena, presso l’incubatore di startup Cesena Lab, fino a costituirci società a tutti gli effetti nell’estate del 2014”.
 

Da neo-imprenditori quali sono i problemi contro cui vi scontrate più spesso?

“Il problema principale è quello che accomuna la maggior parte degli imprenditori, soprattutto all’inizio del loro percorso: la possibilità di reperire il credito necessario ad avviare la propria attività, sia a livello bancario che privato, sotto forma di investitori e 'Business Angels'. Per questo motivo abbiamo cercato di aggirare il problema, dapprima autofinanziandoci, poi ricorrendo allo strumento del crowfunding attraverso la piattaforma Eppela, con cui siamo riusciti a ricevere le donazioni che ci hanno consentito di depositare il primo brevetto internazionale per il nostro sistema di acquisizione”.
 

Cosa vi anima, vi spinge ad andare avanti nella vostra impresa? Ci sono molti sacrifici da fare?

“I sacrifici sono all’ordine del giorno: basti pensare che per nessuno di noi cinque, purtroppo, Trail Me Up è ancora l’unica attività lavorativa. Questo significa sacrificare le proprie serate, i propri weekend e le proprie ferie per fare andare avanti la società al meglio. Ma sono sacrifici pienamente ripagati, quando vedi la “creatura” in cui hai messo tutto te stesso riscuotere tanto successo: quando vinci premi e riconoscimenti, quando vedi che nonostante le difficoltà la possibilità di creare qualcosa di tuo è dietro l’angolo, riesci a trovare motivazioni extra anche solamente leggendo le mail piene di entusiasmo dei volontari che si candidano per supportarci”
 

Come valutate il sostegno di CesenaLab? E' sufficiente?

“Per una realtà come la nostra, essere riusciti a farci ammettere all’interno di Cesena Lab è stato un colpo notevole. La possibilità di poter sfruttare gli spazi messi a disposizione gratuitamente, che in una fase iniziale in cui le entrate oltre a non essere costanti, non sono nemmeno certe, non è poco. Detto questo anche essere aiutati nel proprio “percorso d’impresa”, è un plus assolutamente quantificabile. Spesso quando si è all’inizio c’è il rischio di sottovalutare alcuni aspetti, lanciandosi in imprese titaniche, che invece un occhio esperto come i tutor presenti in questa struttura, ti aiutano a razionalizzare e analizzare in maniera concreta e fattiva. E’ una esperienza da un lato formativa, ma soprattutto stimolante, perché ci si trova all’interno di un ecosistema in continua evoluzione, in cui le diverse realtà presenti all’interno dell’incubatore si “nutrono” delle esperienze dei vicini di banco, in uno scambio continuo che rende il tutto doppiamente produttivo”.



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