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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Mercato Saraceno

Torna dopo un anno in 'silenzio': "Sarò Young Signorino sempre, anche a 40 anni"

Il trapper cesenate intervistato dal Venerdì di Repubblica, parla anche del coma per overdose da psicofarmaci che dice di aver avuto un anno e mezzo fa

"Morte e resurrezione di uno Young Signorino" questo è il titolo di un ampio articolo/intervista, a firma Valerio Millefoglie, che il settimanale "Il Venerdì" di Repubblica dedica al trapper di Cesena, Paolo Caputo, 21 anni, in arte Young Signorino.

Dopo un anno di silenzio il cantante romagnolo torna con un ep (extended play)dal titolo L'Epd'Amore. Ad aprire le tracce è il brano Burrocacao Rosa, un elenco di oggetti che lo rappresentano. "Io non scrivo, penso - spiega Young Signorino al giornalista - Poi dico al microfono quello che penso istintivamente. Quegli oggetti mi descrivono. Sono io. Ogni volta che partono i pezzi dico sempre 'sono io'".

Young Signorino spiega al giornalista che non gliene frega nulla di urlare al microfono di una Mercedes che non ha, che non esiste. E che canta solo le cose che sono sue, che lo rappresentano, come le Winston Blue o "il whisky che vedi in giro la sera al mare da me, a Cesena".
Poi nell'articolo Young Signorino accenna anche al coma per overdose da psicofarmaci che dice di aver avuto un anno e mezzo fa e della canzone che ha scritto a riguardo dal titolo "Coma Lover". "Volevo dimostrare che non è un difetto essere depressi - ha spiegato - se sei diventato così vuol dire che senti quelle emozioni. Stai veramente male solo quando le cose non ti toccano".

Poi il giornalista parla del passato e dei ricordi. "Non me ne faccio nulla del passato - afferma Young Signorino - Il primo ricordo che ho di me è alle elementari quando cambiavo look di capelli ogni due giorni. Dovevo trovare la versione migliore di me". Ultimo tentativo del giornalista è ricordare a Young Signorino che lui è di Cesena, città in cui è nata la compagnia teatrale Valdoca tra i cui fondatori c'è la poetessa Mariangela Gualtieri. Con questo pretesto gli fa leggere la bellissima poesia sull'amore della Gualtieri dal titolo "Il monologo del non so" che inizia "Io non so se l'amore sia una guerra o una tregua..."

"Non lo sa - risponde Signorino - perché non esiste sapere se l'amore è una tregua o una guerra. Così come non c'è un buono e un cattivo, non è tutto standard come si crede. Io per esempio sarò Young sempre, anche a quarant'anni". E questa, ci viene da dire, è una delle poche certezze. 

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