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Cronaca

Testimonial della romagnolità in tutto il mondo, Maurizio Ferrini racconta il suo nuovo libro

Protagonista il figlio della signora Coriandoli, un comunista romagnolo deluso e arrabbiato che va a Cuba per consegnarsi ai cubani

Ha portato la romagnolità in tutto il mondo ma da qualche anno il cesenate Maurizio Ferrini, comico, attore nonché "padre" della mitica signora Coriandoli, vive tra Roma, Milano e la Toscana. Raramente torna in Romagna ma, visto che è molto legato alla sua terra, quando fa ritorno lo fa alla grande. Martedì 15 ottobre alle 21 AlParco, all'interno del parco Fellini di Gambettola, per la serie di incontri dal titolo "Sere Leggère", Maurizio Ferrini presenterà il suo libro "...O no?"(Manfredi Edizioni) accompagnato da un buon piatto di passatelli e un bicchiere di Sangiovese.

Di cosa parla il libro Maurizio?
Il libro è un romanzo in cui si ride e si riflette. In realtà è la prima parte di un romanzo già scritto di 630 pagine. Questa è la prima parte (320 pagine), non escludo che presto ci potrebbe essere il sequel. E' ambientato nel periodo in cui Occhetto cambiò il nome al partito comunista. Siamo nel 1989, quando, grazie alla "svolta della Bolognina" il Partito Comunista si scioglie e confluisce nel Partito Democratico della Sinistra. Un comunista romagnolo, deluso e arrabbiato, va a Cuba per consegnarsi ai cubani, gli unici che, secondo lui, sono rimasti comunisti. Il libro racconta i 4 giorni di interrogatorio a cui verrà sottoposto.

Ma il protagonista ha un nome?
Sì, si chiama Politico De Lirio, ed è il figlio della signora Coriandoli. Un genere molto conosciuto qui in Romagna...

E di cosa parlerà ai cubani?
Parla delle abitudini romagnole, racconta le tecniche con cui in Romagna si imbambolano le donne, l'educazione sentimentale ai tempi del comunismo romagnolo... La psicologia femminile. Non è un libro di politica, è un libro di costume.

Ma i romagnoli sono stati molto comunisti?
Il romagnolo è estremista per natura. Può essere fascista, comunista, repubblicano, comunque è sempre un po' spinto nelle sue scelte.

Com'è stata l'esperienza di scrittore?
Straordinaria. Una vera soddisfazione che l'editore non mi abbia corretto nemmeno una virgola. Anzi direi che, dopo il sesso, scrivere è la più grande soddisfazione della mia vita.

E quindi continui a scrivere?
Adesso mi sto concentrando su come tornare sui vari media con spettacoli e interventi. La dimensione dello spettacolo, comunque, mi piace molto. La scrittura l'ho abbandonata un po', ma continuo a studiare. Praticamente studio tutto il giorno, mi aggiorno, leggo. Per esempio, visto che in questo momento si parla molto di curdi sai quanti sono i curdi? Perché in molti ne parlano ma forse non sanno che i curdi sono 250 milioni. Dico 250 milioni, non quattro gatti. E non hanno un Paese loro. E' un popolo con una grande dignità, ma sfortunatamente non hanno fatto lo sbarco in Normandia. Insomma studio...

Hai film in previsione?
Tutti gli anni mi chiedono di fare i cinepanettoni di Natale, ma io rifiuto. E' più forte di me. Non mi piace il genere. Anche se anagraficamente non sono più un ragazzo (ha 66 anni ndr) devo ancora trovare la mia dimensione o solo quello che in questo momento fa per me. Si vede che sono rimasto un ragazzo dentro... 

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