rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Test genetici in sanità pubblica: ruoli, risultati e prospettive

Il convegno, con l’organizzazione scientifica della dott.ssa Anna Baroncini, direttore UO Genetica Medica AUSL Imola e del dott. Alberto Sensi, direttore U.O. Genetica Medica dell’Ausl della Romagna, si inserisce all’interno di un programma pilota di promozione di interventi formativi

Quasi tutte le malattie hanno una componente genetica costitutiva o acquisita e molte di queste, oggi, possono essere meglio comprese effettuando test specifici sul DNA in grado di fornire indicazioni sulla diagnosi o sulla predisposizione alle malattie e sui profili genomici che proteggono contro alcune patologie. E’ questo il tema al centro del convegno scientifico “La Genomica in sanità pubblica: ruoli, risultati e prospettive” in programma sabato a Cesena presso il Centro Servizi di Pievesestina (Sala Convegni), a cui interverranno dirigenti medici e operatori sanitari a illustrare le opportunità, i risultati e le prospettive offerte oggi dai test genetici.

Il convegno, con l’organizzazione scientifica della dott.ssa Anna Baroncini, direttore UO Genetica Medica AUSL Imola e del dott. Alberto Sensi, direttore U.O. Genetica Medica dell’Ausl della Romagna, si inserisce all’interno di un programma pilota di promozione di interventi formativi promosso dal Ministero della Salute nell’ambito di un progetto biennale del Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (CCM), con il contributo scientifico del Network Italiano per la Genomica in Sanità Pubblica. Il progetto, a sua volta promosso a livello locale dalla Regione Emilia Romagna, ha come obiettivo quello di diffondere conoscenze sui test genetici e rendere più appropriato e razionale il loro impiego, con un  focus particolare su test genetici predittivi, che consentono di individuare variazioni a livello del DNA che se di per sé non causano una malattia, comportano un aumento del rischio di svilupparla in concomitanza con fattori ambientali.

“I più recenti progressi tecnologici – spiega il dott. Sensi, - stanno modificando profondamente l’offerta di test genetici con prospettive diagnostiche sempre maggiori e sempre più considerati anche come una futura base per la prevenzione delle malattie e per terapie e cure mediche personalizzate, con importanti applicazioni in particolare in oncologia e oncoematologia. I test genetici – continua il direttore U.O. Genetica Medica dell’Ausl della Romagna - richiedono una gestione del percorso diagnostico complessivo, che implica una elevata conoscenza tecnica da parte di chi richiede il test, di chi lo esegue,  di chi lo interpreta e di chi lo comunica al singolo paziente. E’, pertanto, necessaria una corrispondente organizzazione multidisciplinare che coinvolga professionisti diversi e afferenti a tutte le discipline mediche”.

Nel corso della giornata di studi interverranno: Anna Baroncini (UO Genetica medica, Ausl di Imola), Alberto Sensi (UO Genetica medica, AUSL della Romagna), Antonella Pragliola (UO Genetica medica, AUSL della Romagna), Francesca Torricelli (SOD Diagnostica Genetica, AOU Careggi, Firenze), Gianfranco Croci (SC Laboratorio di Genetica, ASMN-IRCCS Reggio Emilia), Susi Pelotti (Istituto di Medicina legale, Università di Bologna), Barbara Novelli (psicologa Ospedale Bufalini di Cesena), Alessandra Turci (UO Genetica medica, AUSL della Romagna), Rita Danesi (Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori, Meldola), Paolo Masperi (Direzione medica, Centro Servizi Pievesestina, AUSL della Romagna), Massimo Farneti (UO Pediatria e Consultorio Familiare di Cesena), Duccio Fabbri della Faggiola (Dipartimento Cure primarie di Cesena)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Test genetici in sanità pubblica: ruoli, risultati e prospettive

CesenaToday è in caricamento