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Cronaca Cesenatico

Tentato omicidio a Pinarella: in manette due imprenditori edili

I Carabinieri di Cesenatico ipotizzano un tentato omicidio o un sequestro per estorcere denaro alla vittima. Il movente, socondo le prime ipotesi, è legato al mancato pagamento di un debito

Si chiamano Adriano Santarelli, cinquanta anni, e Julio Franco, argentino di 31, e devono rispondere di tentato omicidio in concorso ai danni di Giovanni Matrella. Secondo i Carabinieri di Cesenatico lo spazio per i dubbi è poco. I due, da una prima ricostruzione dei militari, avrebbero atteso la vittima nei pressi del Bar Bleza di Tagliata di Cervia lunedì scorso alle ore 18.30 per discutere di questioni economiche. Per le forze dell’ordine l’intento era quello di “ucciderlo o estorcergli il denaro”.

Pare infatti che Santarelli e Franco, entrambi operanti nel settore dell’edilizia, il primo come impresario e il secondo come artigiano, vantassero un credito nei confronti del terzo. Secondo la ricostruzione del 112, i due hanno aggredito Matrella, un artigiano di 35 anni residente a Cesena, lo hanno immobilizzato e trascinato di peso nel vano posteriore del furgone bianco del Santarelli. Proprio lui, sempre secondo i militari, avrebbe inferto, con un cutter, un fendente vicino al collo della vittima tenuta ferma da Franco.

Tentato omicidio a Tagliata, due arresti



Ma i fatti evolvono in maniera inaspettata. Nella colluttazione un colpo ferisce la mano di Franco che deve mollare la presa. Così Matrella riesce a fuggire, a barricarsi in auto, a chiamare il 118 e i Carabinieri di Cervia -Milano Marittima a cui fornisce subito il nome di Santarelli. Partono le ricerche a tappetto che coinvolgono anche la stazione dei Carabinieri di  Cervia, Cesenatico e Savignano. Alle 20 circa una pattuglia del Nucleo Radiomobile intercetta il furgone sulla Via Emilia. Alla guida c’è Santarelli, fermato al parcheggio del Seven. qUI si era appena sbarazzato di un paio di pantaloni sporchi di sangue, un paio di manette, una siringa e uno storditore elettrico. Manca all’appello il cutter.

La domanda che si è fatto il comandante Emanuele Spiller è stata: “Cosa ci fa un imprenditore edile con un paio di manette e il resto dei reperti?”. Questi elementi sono importanti perchè sbilanciano le indagini sul fronte della premeditazione. Il furgone era parcheggiato tra le altre auto nel tentativo di camuffarlo ma la lunga striscia di sangue che macchiava il lato del paseggero ha insospettito i militari che hanno intuito la presenza di un complice. Fatto poi confermato dal Santarelli che confesserà di aver accoltellato la vittima ma “per un incidente” riferiscono i militari.

Julio Franco viene fermato all’ospedale di Rimini dove era stato trasferito da quello di Bellaria. Infatti dopo aver aggredito il Metrella i due si sarebbero dati alla fuga in direzioni Rimini per raggiungere Bellaria dove Franco ha la residenza. Il gesto, per i Carabinieri, è presto spiegato: “In questo modo hanno inscenato un incidente domestico”. Il debito che Matrella avrebbe nei confronti di Santarelli sarebbe di 60mila euro, ma ancora non è giunta conferma. Per le condizioni di salute, sia la vittima che Franco se la cavano con trenta giorni di cure.

L'arresto è stato convalidato giovedì mattina dal gip di Forlì Luisa lo Bianco. Gli atti sono stati trasferiti al tribunale di Ravenna dove i due saranno processati con l’accusa di tentato omicidio in concorso. Al momento si trovano al carcere di Forlì a disposizione del Pm Filippo Sant’angelo.

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