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Cronaca

I Ris rilevano un'impronta, in manette membro della "banda del bancomat"

Il colpo venne messo a segno da un commando di cinque persone ben organizzato. Dopo aver rubato un carro attrezzi in un'officina riminese, la banda ha preso di mira l'istituto di credito di Calabrina

Assicurato alla giustizia uno dei responsabili dell'assalto al bancomat commesso il 28 febbraio dello scorso anno alla filiale della "Banca Sviluppo-Credito Cooperativo" di Calabrina. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Forlì hanno arrestato un nomade di 26 anni, già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio. Il colpo venne messo a segno da un commando di cinque persone ben organizzato. Dopo aver rubato un carro attrezzi in un’officina riminese, la banda ha preso di mira l'istituto di credito di Calabrina.

IL FALLITO COLPO - Dopo aver agganciato tramite funi di acciaio il bancomat, lo hanno sradicato per issarlo sul cassone posteriore, secondo una tecnica ben collaudata in altri analoghi episodi. I malviventi, sorpresi dal tempestivo intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Cesena, hanno fatto perdere le proprie tracce a bordo di un’auto di grossa cilindrata abbandonando il carro attrezzi e una "Fiat Stilo", predisposta per la fuga col motore acceso. 

LE INDAGINI - I rilievi tecnici effettuati sulla "Stilo" hanno consentito di rinvenire alcune tracce, sulle quali il Ris di Parma hanno isolato un profilo di Dna riconducibile ad una persona, già nel mirino dell'Arma del Comando Provinciale. Prove alla mano, il sostituto procuratore Filippo Santangelo ha richiesto un'ordinanza di custodia cautelare, firmata dal giudice per le indagini preliminari Luisa Del Bianco. Il 26enne è stato arrestato e portato in carcere.

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