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Libri di giorno, luci rosse di notte: prostitute, è guerra alle studentesse

Le studentesse lo fanno per pagarsi gli studi o concedersi un tenore di vita decisamente sopra la media, le casalinghe per combattere gli effetti della crisi ed arrivare a fine mese senza l'acqua alla gola.

Le studentesse lo fanno per pagarsi gli studi o concedersi un tenore di vita decisamente sopra la media, le casalinghe per combattere gli effetti della crisi ed arrivare a fine mese senza l'acqua alla gola. E le prostitute, che ormai possono definirsi le 'professioniste' del settore, insorgono contro chi si 'improvvisa' nel mestiere più antico del mondo facendo crollare i prezzi di un mercato che in Italia è stimato in circa 5 miliardi di euro l'anno e che coinvolge, pare, oltre otto milioni di italiani. Un fenomeno in crescita, quello della 'prostituzione universitaria' che coinvolge chiaramente anche la Romagna.

"FINO A 5 EURO"- Con i costi e i consumi che aumentano, molte famiglie faticano a mantenere i propri ragazzi all'Università dove tra libri di testo, trasporti, vitto e alloggio, le spese iniziano ad essere davvero insostenibili. E allora sempre più ragazze hanno deciso di vendere il loro corpo (su internet, con annunci sui quotidiani cartacei ma anche, e sono diverse, tramite il passaparola) scatenando l'ira del sindacato delle 'bocca di rosa' che per voce di Carla Corso, presidente del Comitato per i diritti civili delle prostitute, hanno urlato tutta la loro indignazione. La Corso ha rilasciato un intervista a Klaus Davi, massmediologo che conduce anche un programma su YouTube, dove sottolinea come negli ultimi due anni ci sia stato un vero e proprio crollo dei prezzi. "Si passa da una media di 50 euro a rapporto completo fino a chi arriva a vendersi per soli 5 euro".

WEBCAM O A DOMICILIO - Il riferimento è in particolare alle ragazze di colore, "spesso nigeriane che pur di non perder la loro fetta di mercato popolare sono disponibili ad avere rapporti sessuali a prezzi stracciati". Ma la Corso punta il dito anche contro casalinghe e, appunto, studentesse universitarie: "Questa fetta di mercato raggiunge ormai il 30% del totale. Molte sono vere e proprie insospettabili, e che esercitano la prostituzione anche tramite internet". Tra le modalità più frequenti quella via webcam, incontri casalinghi o a domicilio dal cliente. Per arrivare ai 'classici' incontri in motel o alberghi di periferia.

TRANS, NIENTE CRISI - Se quello della prostituzione femminile è un mercato che, vista la 'concorrenza', ha registrato un crollo dei prezzi c'è il rovescio della medaglia per quanto riguarda trans e viados. "Il mercato - spiega Carla Corso - continua ad essere fluido perché il tipo di cliente che ricorre a questa prostituzione non è disposto a rinunciare ad un certo tipo di prestazione". Un mercato che, per ovvi motivi, non può essere messo in discussione da casalinghe o studentesse...

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