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Cronaca

Sviluppo delle vie vicinali: il Comune punta sui consorzi stradali

Strade vicinali: il Comune punta sui consorzi stradali e ha definito un piano d’azione per favorirne lo sviluppo. In particolare, prevede di sostenere il 50% delle spese di manutenzione delle strade vicinali consorziate

Strade vicinali: il Comune punta sui consorzi stradali e ha definito un piano d’azione per favorirne lo sviluppo. In particolare, prevede di sostenere il 50% delle spese di manutenzione delle strade vicinali consorziate. “Ma la convenienza per i frontisti che danno vita a un consorzio è assai maggiore – sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore ai Lavori Pubblici e Mobilità Maura Miserocchi -, perché in questo modo sarà il consorzio a programmare e svolgere gli interventi di manutenzione (il recupero dei tratti ammalorati, lo sfalcio dei fossi, ecc.), ma anche a organizzare il servizio di sgombero neve in caso di necessità e a garantire la copertura assicurativa in caso di incidenti lungo la strada. Più in generale, si garantirebbe un supporto più facile e snello ai vari interventi e, soprattutto,  un sistema organizzato, in grado di far fronte alle situazioni ordinarie e straordinarie”.

Il tema delle strade vicinali occupa uno spazio di non poco conto nel quadro della viabilità comunale. Infatti, a fronte di una rete stradale di circa 900 chilometri, le strade vicinali sono quasi un terzo, estendendosi per 293 chilometri (mentre le strade comunali si sviluppano per 578 chilometri) e costituiscono una parte preponderante dei collegamenti nelle zone rurali, sostenendo un traffico che in molti casi va oltre all’accesso dei fondi affacciati su di esse. Nel decennio scorso, il Comune si è mosso soprattutto sul versante delle acquisizioni, incamerando nel demanio comunale circa 55 km di strade vicinali (scelte da una graduatoria stilata sulla base di diversi parametri relativi all’uso pubblico delle strade interessate). Questo ha comportato un esborso di circa 2 milioni e 410mila euro, serviti non solo per la loro acquisizione, ma anche per l’adeguamento e la sistemazione.

“Purtroppo oggi questa soluzione – spiegano il Sindaco Lucchi e l’Assessore Miserocchi - non è più praticabile, vista la contrazione delle risorse pubbliche. Per superare l’ostacolo e assicurare comunque una adeguata gestione del sistema di viabilità vicinale, abbiamo scelto di puntare sui Consorzi stradali, favorendo lo sviluppo della loro attività e la costituzione di nuovi Consorzi. Lo strumento è molto antico e rodato: basti dire che i “Consorzi Stradali Riuniti di Cesena”, cioè l’ente a cui è affidato il compito di coordinare e gestire la manutenzione della viabilità vicinale pubblica fu istituito dal Comune di Cesena nel lontano 1900. Finora solo 74 chilometri di strade vicinali, pari al 25% del totale, sono consorziati per la gestione delle manutenzioni. Ma qualcosa si sta muovendo. A seguito delle richieste inoltrate da cittadini, infatti, sono in corso quattro istruttorie, relative alla via Rocca di Tessello, alla via Rubicone (a Ponte Pietra), alle vie Dirindona e Lana e alla via Bel Pavone”.

Per favorire la costituzione di nuovi consorzi, in coerenza con le linee guida approvate circa un anno fa, l’Amministrazione ha stabilito di garantire in via prioritaria il supporto economico  per le manutenzioni alle strade consorziate, per poi passare – nel quadro dei bacini stradali individuati nelle varie zone rurali – alle strade di maggior interesse collettivo. Intanto, nel giro di poco tempo, a tutti i frontisti non ancora consorziati sarà inviata una lettera per illustrare loro il nuovo sistema e i vantaggi dell’adesione a un consorzio, con la possibilità di organizzare incontri per un approfondimento.

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