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Cronaca

Strade da Nobel intorno alla Gronda Bretella: c'e anche la rotonda Montalcini

I residenti del Quartiere Cervese Sud, la Commissione Comunale di Toponomastica ha già provveduto a intitolare le nuove aree di circolazione collegate a quest’arteria

Un’infornata di Premi Nobel per le vie di Cesena. In vista della prossima apertura – prevista per gennaio - della Gronda -bretella stradale che sgraverà dal traffico, proveniente dalla città verso il casello autostradale e viceversa, i residenti del Quartiere Cervese Sud, la Commissione Comunale di Toponomastica ha già provveduto a intitolare le nuove aree di circolazione collegate a quest’arteria, a partire dalla rotonda della Pace per arrivare fino in città, a nove illustri personaggi vincitori del Nobel.

Quattro riguardano la zona di Villa Chiaviche: via Ernesto Teodoro Moneta, Nobel per la Pace nel 1907; rotonda Rita Levi Montalcini, Nobel per la Medicina 1986; rotonda Emilio Segrè, Nobel per la Fisica 1959; rotonda Giulio Natta, Nobel per la Chimica 1963. Cinque le intestazioni a Sant’Egidio: rotonda Renato Dulbecco, Nobel per la Medicina 1975; rotonda Eugenio Montale, Nobel per la Letteratura 1975; rotonda Daniel Bovet, Nobel per la Medicina 1957; rotonda Salvatore Luria, Nobel per la Medicina 1969; via Camillo Golgi, Nobel per la Medicina 1926.

Oltre alle denominazione delle nuove strade collegate Gronda – Bretella, la Commissione ha provveduto a intitolare altre cinque nuove aree di circolazione in altre zone della città. A Calisese il giardino davanti al piazzale don Aldo Casadei è stato intitolato a Giulio Cesare, e sempre nella stessa frazione è stata denominata ‘rotonda Cavecchia’ la rotatoria posta all’intersezione fra all’intersezione fra via Cavecchia, via Cesari e via  Enrico De Nicola, recependo il toponimo storico locale. A Macerone è stata denominata via Venciglie  la strada a fondo cieco che parte da via S.Aga’, vicino alla rotonda Balitrona: il toponimo fa riferimento alle piante palustri che crescevano in questa zone, perché vancigliae in latino indica appunto  le piante palustri e alla fine del Medio Evo era chiamata Valles vencigliarum la zona valliva e paludosa fra i corsi d’acqua della Mesola e del Pisciatello. A Case Finali è stata dedicata al poeta Aldo Palazzeschi la via a fondo cieco che parte da da via Raffaello Lambruschini, mentre a  Ronta è stata ufficializzata la denominazione di Sbuco Passotto data dai bambini della locale scuola elementare al  sottopasso ciclopedonale per oltrepassare l’A14.

Infine, a San Vittore la via Pulon Matt è stata ridenominata e oggi si chiama via Don Aldo Severi, in ricordo della figura di questo sacerdote scomparso nel 1959, parroco della frazione negli anni Venti e rettore del Seminario di cesena per un trentennio.

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