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Cronaca

Cerca la verità sul bisnonno morto in miniera: da uno spettacolo teatrale ricostruisce il puzzle

Tutto ha avuto inizio la sera dello spettacolo "Odore di sangue e di rosa", messo in scena dal Teatro delle Lune a Borello

E' bello quando capita di raccontare storie che finiscono bene. In questo caso più che bene, si tratta di una storia che, essendo rimasta irrisolta per moltissimi anni, finalmente ha avuto una sua fine. E non è poco per chi attende una risposta che potrebbe non arrivare mai. Tutto ha avuto inizio la sera dello spettacolo "Odore di sangue e di rosa", messo in scena dal Teatro delle Lune a Borello e ispirato liberamente all'omonimo libro di Satanassi sulla storia di una famiglia che lavorava nelle miniere di Formignano (Cesena). 

Pubblicizzato su Facebook e sui siti di informazione locale lo spettacolo è stato notato da un professionista di Rimini che, avendo un bisnonno morto in miniera, di cui però non è mai riuscito ad avere altre informazioni, ha deciso di venire fino a Borello per vederlo. All'ingresso ha incontrato Paolo Magalotti, presidente della Società di Ricerca e Studio della Romagna Mineraria, a cui ha raccontato di questo bisnonno di cognome Matassoni morto giovane in una miniera in circostanze non note alla famiglia, e di quanto gli sarebbe piaciuto conoscere meglio gli ultimi suoi anni di vita.

Magalotti, nei giorni seguenti, ha guardato per caso ne "Il Cittadino", il giornale di Nazzareno Trovanelli e, casualmente, gli è capitato sotto gli occhi un articoletto che riportava la lettera di un notaio francese che informava di aver spedito una procura, da tanti mesi, alla famiglia Matassoni perché c'era da incassare l'assicurazione del figlio morto in Francia, in una miniera. Insomma il puzzle piano piano prendeva forma e qualche tessera iniziava a incastrarsi. Magalotti così si è messo in contatto col professionista riminese e ha fornito le prime utili informazioni per avviare, nel caso, altre ricerche più approfondite. Chissà se ora il bisnipote avrà voglia di andare alla fonte, di capire cos'è accaduto e andare a cercare negli elenchi di quei minatori, che si spaccavano la schiena nel buio della terra, il nome di quel Matassoni da Cesena. Sarebbe come ridargli voce e farlo vivere per una seconda volta.  

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