Smartphone rubato rintracciato grazie ad una app: nei guai un uomo ed una donna
L'indagine è partita dalla denuncia di furto di un cellulare presentata da una ragazza, la quale, dopo alcuni giorni, è tornata negli uffici per mostrare ai militari, tramite l'applicazione di localizzazione, l'esatta posizione del telefono
I militari della stazione di Cesenatico, a conclusione di indagini, hanno denunciato in stato di libertà una donna, di 29 anni, residente del posto, per ricettazione, e un uomo, 39enne, residente in un comune della valle del Rubicone, per favoreggiamento reale. L’indagine è partita dalla denuncia di furto di un cellulare presentata da una ragazza, la quale, dopo alcuni giorni, è tornata negli uffici per mostrare ai militari, tramite l’applicazione di localizzazione, l’esatta posizione del telefono oggetto di furto, vale a dire un indirizzo della frazione di Valverde.
Partendo dalle indicazioni fornite, i militari si sono recati sul posto, individuando un piccolo appartamento nel quale sono entrati senza essere ostacolati dal proprietario (risultato poi essere il padre dell’indagata, che non era assolutamente a conoscenza dei fatti). Una volta all’interno, i carabinieri hanno notato subito un'altra persona (identificato nell’uomo denunciato), il quale, accortosi della presenza dei militari, ha chiamato ad alta voce col suo nome di battesimo la donna riferendo testualmente “ci sono i Carabinieri”, dirigendosi poi velocemente verso una camera da letto e tentando di ostacolare i militari nel raggiungerla. Dentro c'era la 29enne, la quale, alla vista della pattuglia, ha cercato di occultare sotto un termosifone lo smartphone, provento del furto denunciato.
