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Cronaca

Sei progetti dell’Ausl di Cesena nel “Libro bianco della Buona Sanità” della Fiaso

Sei progetti dell’Ausl di Cesena selezionati dall’Osservatorio nazionale Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) e inseriti nel “Libro bianco della Buona Sanità”

Sei progetti dell’Ausl di Cesena selezionati dall’Osservatorio nazionale Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) e inseriti nel “Libro bianco della Buona Sanità”, una raccolta di 69 esperienze di eccellenza da poter esportare in tutta Italia al fine di migliorare la qualità dei servizi sanitari riducendo i costi. La notizia arriva direttamente da Roma dove martedì mattina si è svolto il convegno conclusivo del primo anno di attività dell’Osservatorio.

Sono stati raccolte, analizzate e valutate – in due fasi successive attraverso l’attività di un Comitato Strategico e di uno Scientifico – oltre 150 esperienze realizzate negli ultimi tre anni. La buona pratica è rivolta a migliorare l’assistenza, l’efficienza e l’efficacia nella erogazione dei servizi offerti in termini di soddisfazione dei bisogni e delle aspettative  dei cittadini.

I risultati della valutazione non prevedevano l’assegnazione di premi, ma l’identificazione e pubblicazione di eccellenze e l’Ausl di Cesena si è distinta con una valutazione eccellente che ha portato alla pubblicazione di tutte e 6 le esperienze presentate. In particolare sono risultate le migliore pratiche di buona sanità il progetto della bioingegneria tessutale della Banca della Cute del Centro Grandi Ustionati dell’Ospedale Bufalini, diretto dal dottor Davide Melandri, che ha messo a punto un supporto “scaffold” in gergo, decellularizzato e biocompatibile per la riparazione dei tessuti e il Progetto Arianna, un percorso di assistenza per i pazienti affetti da malattie reumatiche infiammatorie croniche, partito da ormai tre anni a Cesena, in collaborazione con l’associazione Amrer e finanziato per il primo biennio dalla Fondazione Cassa di Risparmio e di cui è responsabile il dr. Luca Montaguti, dirigente medico dell’Unità Operativa di medicina Interna dell’ospedale Bufalini. Il progetto è stato apprezzato dal Comitato Scientifico anche per il rigore della rendicontazione dei costi e dei risultati.

Delle altre 4 esperienze selezionate, due fanno capo al sistema di Area Vasta Romagna e riguardano l’attività del Laboratorio Unico di Pievesestina. Ma la Romagna è rappresentata nel volume anche da altre due esperienza di Buona Sanità, una di Forlì e l’altra di Rimini. Il Direttore Generale dell’Ausl Maria Basenghi esprime soddisfazione per il risultato ottenuto dall’Azienda sanitaria cesenate che si è distinta per il maggior numero di esperienze selezionate nel Libro bianco della Buona Sanità. Le esperienze selezionate sono consultabili sul sito della Fiaso www.fiaso.it

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