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Cronaca

"Scuola e Salute": al via i progetti di educazione dell’Ausl nelle classi

La scuola può contribuire a promuovere stili di vita salutari agendo all'interno del curriculum formativo, ma anche promuovendo la realizzazione di un ambiente (strutturale e culturale) favorevole alla salute

Prevenzione delle dipendenze, educazione nutrizionale, affettiva e sessuale, ambientale. E ancora, promozione della lettura precoce ad alta voce, sani stili vita, prevenzione degli ustioni e sicurezza in auto. Sono questi alcuni degli argomenti guida dei progetti di educazione alla salute che l’Ufficio Educazione alla Salute dell’Ausl propone quest’anno alle scuole cesenati di ogni ordine e grado. Alcuni comportamenti a rischio come il consumo di alcol e l’abitudine al fumo sono ancora piuttosto diffusi in adolescenza con un primo approccio che avviene in età sempre più precoce.

Dall’ultimo Rapporto internazionale sui Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare emerge che, in Emilia Romagna, l’iniziazione al fumo con consumi saltuari avviene nei ragazzi di 13 anni. Il consumo più frequente di sigarette (1-5 sigarette/die, 6 o più sigarette/die) riguarda il 12% dei ragazzi di 15 anni. Questi dati confermano quanto già conosciuto e sottolineano la necessità di effettuare interventi info-educativi ancora più precoci, nelle fasce 6-13 anni, per rafforzare la capacità dei giovani di fare scelte libere e consapevoli. Anche il consumo di alcol con una certa frequenza (ogni giorno, ogni settimana, ogni mese) tende a crescere con l’età e riguarda l’8% degli 11enni, il 17% dei 13enni e il 46% dei 15enni. I principali comportamenti salutari come la sana alimentazione e l’attività fisica regolare sono ancora poco diffusi, infatti solo 1 ragazzo su 3 di 11 anni ha l’abitudine di fare la colazione quotidianamente e questa cattiva abitudine tende a crescere con l’età (solo 1 su 2 a quindicianni).

"Molte evidenze di letteratura e buone pratiche suggeriscono che un processo di promozione della salute, orientato non solo alla prevenzione, ma allo sviluppo di competenze e capacità per migliore il proprio benessere è quello più efficace per promuovere l’adozione di stili di vita favorevoli alla salute - viene evidenziato dall'Ausl -. I comportamenti non salutari spesso si instaurano già durante l’infanzia e l’adolescenza: pertanto riveste un ruolo cruciale il coinvolgimento della scuola, luogo privilegiato per la promozione della salute nella popolazione giovanile, in cui i temi relativi ai fattori di rischio comportamentali dovrebbero essere trattati secondo un approccio trasversale in grado di favorire non solo l’acquisizione di conoscenze ma soprattutto lo sviluppo di competenze personali che facilitino le scelte di salute. Per fornire agli studenti le competenze per attuare scelte consapevoli, ma anche le opportunità di sperimentare e mantenere comportamenti salutari, è necessaria una vera e propria alleanza con il mondo della scuola. La scuola può contribuire a promuovere stili di vita salutari agendo all'interno del curriculum formativo, ma anche promuovendo la realizzazione di un ambiente (strutturale e culturale) favorevole alla salute2.

Il catalogo Scuola e Salute, che ogni anno viene aggiornato, è il frutto dell’integrazione tra Azienda Sanitaria, Enti e Associazioni territoriali (Avis, Aido, Ior, Associazione Romagnola Ricerca Tumori, Associazione Volo Oltre Onlus) che hanno in comune l’obiettivo di promuovere una cultura della prevenzione e del benessere personale per contribuire a formare future generazioni responsabili della propria salute. "Le proposte educative, differenziate per età dei destinatari e per argomento di salute, sono state elaborate per interagire con gli studenti mediante linguaggi diversi e metodologie appropriate alle varie fasce d’età e attivare processi di consapevolezza e sviluppo di competenze (life skills) per promuovere scelte di vita salutari - illustra l'Ausl -. La strategia proposta si pone nell’ottica di creare scuole che promuovono salute con azioni che modificano il contesto scolastico e con metodi attivi di apprendimento che stimolano il ruolo attivo di ciascun studente nel costruire il proprio percorso di salute e benessere. All’interno di questi percorsi il docente ha un ruolo fondamentale nel promuovere processi di crescita personali e di gruppo finalizzati allo sviluppo di competenze".

Lo scorso anno scolastico i progetti realizzati hanno coinvolto 343 classi, 378 insegnanti, 7651 studenti e 1406 genitori. I progetti sono stati condotti in classe da insegnanti e coordinati dalle varie équipe di progetto, alle quali hanno partecipato 72 operatori, 54 professionisti sanitari dell’Ausl e 18 esperti e volontari di Associazioni o Enti del territorio. Dalla valutazione dei progetti svolta a fine anno è emerso un alto gradimento sia da parte degli insegnanti che dei ragazzi. È stato infatti raccolto il 73% dei questionari compilati dagli insegnanti che hanno partecipato ai vari progetti, dai quali è emerso un voto medio per l’interesse di 8,6 e per l’utilità del progetto per la loro classe di 8,9 su 10. Per quanto riguarda gli studenti, è stato raccolto il 69% dei questionari, dai quali è emerso un buon gradimento con valori medi per l’interesse di 8,2 e per l’utilità del progetto di 8,3 su 10.

Martedì, dalle ore 15 alle 17 nella sede dell’Ausl di P.zza Anna Magnani, 147 Cesena si terrà un incontro aperto a tutti gli insegnanti interessati. Per aderire ai progetti c’è tempo fino al 30 ottobre. Le scuole interessate devono compilare e inviare la scheda del progetto scelto che si trova all’interno del catalogo tramite; e-mail lorena.quaranta@auslromagna.it  -  fax allo 0547/394215 oppure all’indirizzo: Lorena Quaranta Azienda U.S.L. della Romagna - Ufficio Educazione alla Salute Progetto Scuole – Cesena, piazza Anna Magnani, 147 47522 CESENA (FC).

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