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Cronaca

Scout street, con le prime multe scatta la polemica politica. Casali (FI): "Quanto è costato?"

Un 'interpellanza urgente sull'introduzione dello "Street Scout" da parte del corpo della polizia municipale di Cesena arriva dal consigliere di Forza Italia Marco Casali. Il consigliere lamenta che "solo attraverso la stampa si è venuto a conoscenza dell'adozione di un sistema particolarmente invasivo"

Un ‘interpellanza urgente sull‘introduzione dello “Street Scout” da parte del corpo della polizia municipale di Cesena arriva dal consigliere di Forza Italia Marco Casali. Il consigliere lamenta che “solo attraverso la stampa si è venuto a conoscenza dell’adozione di un sistema particolarmente invasivo che sicuramente produrrà notevoli ricadute sul contenzioso fra amministrazione pubblica e il cittadino oltre ad avvelenare ulteriormente un rapporto già reso precario a seguito dell’installazione di Icarus e sulla base delle paventate decisioni di sopprimere il parcheggio di Piazza della Libertà”.

Inoltre la critica sul nome: “Sarebbe stato congruo indicare il nuovo sistema con una definizione in lingua italiana e con un modalità più adatta alle finalità quale ad esempio: “cacciatori di infrazioni”, “cacciatori di multe”, “occhio vigile” o qualcosa di simile per fare capire al meglio ai cesenati l’esatta funzione del sistema. Nascondere la finalità dietro termini esotici pare una pratica di scarsa chiarezza che non fa che rendere sempre meno fiduciario il rapporto fra amministrazione pubblica e cittadino”.

Casali pone quindi una serie di domande: “quale sia il costo complessivo delle attrezzature acquistate comprensivo anche della stima dei costi per i corsi svolti in merito alla formazione; quante siano le unità mobili dotate di tali sistemi; quale sia la durata del periodo di prova che si legge dagli articoli di stampa e da quando invece scatteranno le multe; quale sia il programma predisposto per informare in modo capillare tutta la nostra cittadinanza circa l’utilizzo di questo nuovo strumento; quale sia stato il motivo per cui si è deciso di adottarlo nella nostra città; quali studi preliminari sono stati svolti per verificare la necessità di utilizzo di questo ulteriore strumento; quante siano le citta italiane ad aver adottato il sistema”. 

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