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Cronaca Savignano sul Rubicone

Savignano, si rinnova il Museo del Compito: 66mila euro per il nuovo percorso espositivo

Il primo stralcio di lavori, dal costo di 36.600 euro, è stato finanziato da un contributo della Regione - Ibc, Istituto per i beni culturali artistici e naturali della Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Savignano sul Rubicone

Due anni di lavoro e un doppio contributo regionale per dare a spazi e strutture un volto nuovo: il Museo archeologico del Compito Don Giorgio Franchini, a Savignano sul Rubicone si presenta alla città nella sua veste espositiva rinnovata grazie a un investimento complessivo di oltre 66mila euro, di cui 30mila destinati al completamento dell’intervento entro il 2019. Sabato 29 settembre il pomeriggio di festa permetterà a tutti di conoscere il nuovo allestimento: alle 16 il taglio del nastro vedrà l'intervento del sindaco Filippo Giovannini e dell'assessore alla Cultura Maura Pazzaglia, del deputato Marco Di Maio, della responsabile del settore Cultura del Comune Paola Sobrero, dei referenti dell'Ibc, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e della cooperativa Koinè, che gestisce la struttura.

La successiva visita guidata, condotta da una guida professionista del museo, condurrà i visitatori alla scoperta del nuovo percorso espositivo, soffermandosi in particolar modo sui nuovi reperti inseriti in mostra. Un aperitivo conviviale concluderà il pomeriggio. "Il Museo - spiegano il sindaco Giovannini e l'assessore Pazzaglia - è un patrimonio storico e didattico della nostra città, meta di visite di scuole, residenti e turisti. Siamo molto orgogliosi di questo consistente ed efficace allestimento frutto di un importante lavoro di squadra: Regione, Ibc e Soprintendenza hanno colto l'importanza di questo contenitore culturale sostenendoci nell'impegnativo percorso di rinnovamento, che dà ora al nostro Museo un'offerta più completa e una maggiore attrattività”.

Il primo stralcio di lavori, dal costo di 36.600 euro, è stato finanziato da un contributo della Regione - Ibc, Istituto per i beni culturali artistici e naturali della Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Savignano sul Rubicone, permettendo così l'avvio del progetto pluriennale di riallestimento. La priorità è stata data al rinnovamento espositivo dei reperti: sono quindi stati riorganizzati gli spazi sia nella disposizione delle diverse collezioni sia attraverso un messaggio comunicativo più moderno e didattico. Dopo la completa ritinteggiatura delle sale espositive, i materiali in esposizione sono stati riassegnati alle diverse epoche e descritti in nuovi pannelli dal linguaggio grafico rinnovato, garantendo una migliore e più coerente integrazione dei tanti reperti aggiunti sia nella sezione pre-protostorica che in quella romana grazie alle scoperte degli ultimi venti anni, che sono così entrate a far parte di un piano di valorizzazione più organico e inclusivo. Restyling grafico e riallestimento portano la firma dello studio Manzi e Zanotti di Cesena, mentre le classi quinte della scuola primaria “Dante Alighieri” hanno contribuito con le loro proposte all'inserimento di alcuni supporti tecnologici grazie al progetto presentato nell’ambito della programmazione 2018 del Consiglio comunale dei ragazzi. I lavori hanno quindi riguardato teche, scaffali e bacheche espositive: in particolare le teche in vetro e le pedane in legno, completamente rinnovate, hanno permesso di creare installazioni museali personalizzate in base ai vari periodi storici di riferimento, consentendo così, anche tramite gli arredi, di identificare con maggiore immediatezza i diversi periodi storici trattati.

Il secondo stralcio di lavori, anch'esso beneficiario di un contributo regionale da 15mila euro sui 30mila complessivi di spesa si concentrerà , in piena continuità con la prima parte di interventi, sul miglioramento dell'illuminazione interna e sul riallestimento del giardino esterno, dove sono conservati importanti reperti del ponte consolare sul fiume Rubicone. Il Museo archeologico del Compito è nato nel 1930 in corrispondenza dell'insediamento romano “Ad confluentes” tra la via consolare tracciata da Emilio Lepido e la strada collinare di collegamento fra Sarsina e Ravenna, dove sorse poi un edificio religioso cristiano consolidato in pieno XI secolo nella pieve romanica dedicata a San Giovanni Battista. La corrispondente area archeologica, i cui ritrovamenti appartengono alle diverse fasi cronologiche e culturali, continua tuttora, nelle diverse esplorazioni, a permettere l'arricchimento del Museo con altri reperti. Il patrimonio di quasi un secolo di ricerche ha dato forma al Museo del Compito, intitolato al suo fondatore Don Giorgio Franchini, che lo costituì riunendo quanto aveva recuperato fino a quel momento. Malgrado il grave furto subito nella canonica nel 1978, il patrimonio si è in seguito costantemente arricchito attraverso successive campagne di scavo: nel 1998 il Comune di Savignano ha assunto la gestione diretta del Museo, occupandosi anche di un primo intervento di riqualificazione a cui ha poi fatto seguito quello avviato in questi mesi.  

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