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Cronaca Savignano sul Rubicone

Savignano, negozi del centro: arrivano gli aiuti per rifarsi il look

Il contributo comunale potrà coprire fino all'80 per cento delle spese sostenute, fino a un massimo di duemila euro, e sarà assegnato a tutti i soggetti la cui domanda sarà ritenuta ammissibile, fino ad esaurimento, sulla base di una graduatoria che privilegia l'ubicazione

Piccoli negozi di vicinato da tirare al lucido nel progetto di generale riqualificazione del centro storico avviato dall'Amministrazione comunale di Savignano: il Comune mette a disposizione dei commercianti un pacchetto di opportunità per rinnovare il look delle proprie attività in centro. “Un aiuto per tanti piccoli interventi di miglioria ed ammodernamento – spiegano gli assessori Francesca Castagnoli (Bilancio) e Maura Pazzaglia (Centro storico) - per stimolare le realtà commerciali ad investire sulla propria attività e far sì che il nostro centro storico possa apparire più moderno e perciò appetibile a vantaggio di tutti”. Si tratta quindi di contributi a fondo perduto per tutti gli esercizi di vicinato che vogliano (o abbiano recentemente già provveduto) intervenire sull'esterno dei propri locali rivedendo l'illuminazione delle vetrine, installando o rifacendo tende da sole, insegne, serrande, porte di ingresso, nonché per l'ammodernamento degli arredi in vetrina come scaffali ed espositori. Gli incentivi, poi, includono anche interventi di rifacimento o sostituzione di cancelletti, inferriate, infissi esterni, il rifacimento della pavimentazione esterna o dei gradini di accesso e ovviamente la tinteggiatura e il rifacimento delle finiture esterne. A fare domanda possono essere gli esercizi di vicinato del centro storico (sia di merci alimentari che non, a patto che la superficie effettiva di vendita non superi i 250 mq) con vetrine al piano terra aperte al pubblico, anche se non proprietari dell'immobile qualora si tratti di interventi di manutenzione ordinaria. Sono escluse farmacie e parafarmacie, tabaccherie e botteghe artigiane che vendono beni di propria produzione. Gli interventi, ovviamente in possesso dei necessari titoli abilitativi rilasciati dal Comune, devono essere avviati (e non necessariamente terminati) nel periodo tra l'1 gennaio 2016 al 30 novembre. Il contributo comunale potrà coprire fino all'80 per cento delle spese sostenute, fino a un massimo di duemila euro, e sarà assegnato a tutti i soggetti la cui domanda sarà ritenuta ammissibile, fino ad esaurimento, sulla base di una graduatoria che privilegia l'ubicazione: preferenza quindi per i negozi situati nel cuore della città ovvero corso Vendemini, piazza Amati, vie Cesare Battisti, Mura e Faberi, corso Perticari e via Matteotti.

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