Omicidio-suicidio, niente autopsia per Samuele e Giuliana

Sarsina è scossa dopo l'omicidio-suicidio che ha sconvolto il week end. Una tragedia consumatasi a colpi di fucile a pallettoni in un appartamento al civico 3 di via XXVIII settembre. Sono in diversi a chiedersi se era giusto lasciare al figlio Samuele le cure dell'anziana madre Giuliana. Le voci serpeggiano e rimbalzano di bocca in bocca, di casa in casa. «Si può far sopportare a una persona che assumeva farmaci il carico di una situazione familiare così pesante e delicata?». Lascia perplesso anche il fatto che i corpi siano stati scoperti a quasi un giorno di distanza.

Come è possibile che nessuno si sia preoccupato dopo aver sentito ben tre esplosioni di fucile? C'è chi dice che spesso sbattevano le porte, ma basta a giustificare tre fucilate esplose in un appartamento? Certo, anche se la chiamata ai carabinieri fosse scattata subito, nulla sarebbe cambiato per la sorte dei due familiari. Ancora da fissare la data del funerale che sarà chiarita solo nei prossimi giorni. Intanto da quanto trapelato il magistrato titolare delle indagini Alessandro Mancini ha ritenuto di non dover procedere con l'autopsia essendo molto chiara ala dinamica della tragedia.

Rimane invece incerto il motivo che possa aver spinto Samuele a sostituire con un ferro il fucile del padre e poi far fuoco tre volte trasformando in tragedia un venerdì pomeriggio. Non sembrano esserci elementi lampanti che fanno pensare a tensioni o litigi tra i due. Anzi, da quanto appariva, sembrava che il figlio facesse di tutto per non far mancare nulla alla madre. C'è anche chi ha una propria versione dei fatti. «I due erano molto legati e forse si sono messi d'accordo per farla finita».

Un mistero inquietante che difficilmente potrà trovare una risposta visto che non sono stati trovati scritti o messaggi che possano spiegare l'accaduto. Le indagini curate dai carabinieri hanno ricostruito tutto, ma non si escludono accertamenti per capire quanto le autorità pubbliche fossero a conoscenza di questa situazione di disagio.