Sarsina, all'attore emiliano Fabrizio Careddu l'ambito premio Plauto
L'attore 39enne ha convinto il divertito e numeroso pubblico presente e una qualificata giuria
Grandi emozioni lo scorso 9 agosto al Plautus Festival di Sarsina. In scena “Casina” di Plauto per la regia di Cristiano Roccamo (direttore artistico del Plautus), il quale ha diretto 5 giovani attori iscritti al laboratorio teatrale del Plautus Festival, finanziato dal Comune di Sarsina assieme alla banca BCC di Sarsina e al Rotary Club Valle Savio e prodotto dalla cooperativa Teatro Europeo Plautino.
Giunto ormai alla sua 18esima edizione, il premio Plauto ha visto la vittoria dell’attore 39enne emiliano Fabrizio Careddu, il quale ha convinto il divertito e numeroso pubblico presente e ancor di più la giuria formata da esponenti dell’amministrazione comunale di Sarsina, della banca Bcc e del Rotary Club. Al vincitore, che succede nell’albo d’oro a Cecilia Di Giuli, è stato assegnato un premio di 1000 euro e una statua simbolo del Premio Plauto.
Più complessa l’assegnazione del Premio al “migliore attore non protagonista” viste le ottime performance di ogni attore. Dopo una breve consultazione della giuria è stato premiato Francesco Tozzi, il quale ha ricevuto una targa e un premio in denaro di 500 euro.
“Ringraziamo sentitamente – commenta l’Assessore Filippo Collinelli – i partner di questo evento ovvero la Bcc di Sarsina e il Rotary Club Valle del Savio che con la loro vicinanza finanziano l’arte e la cultura dando un’opportunità concreta a dei talenti emergenti. Ricordo che nel corso delle varie edizioni il Plautus Festival si è rivelato essere un ottimo trampolino per diversi attori teatrali e l’augurio che rivolgiamo agli attori di quest’anno è proprio di poter fare dell’arte la propria professione.”
“In questo senso – aggiunge il Sindaco Enrico Cangini - va una lode a tutto il cast dei 5 attori e al regista in quanto la messa in scena dello spettacolo è avvenuta in soli 11 giorni di prove. Giorni che gli attori hanno trascorso a Sarsina dove hanno potuto apprendere l’arte della commedia plautina e vivere la nostra realtà appieno.”