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Cronaca Cesenatico

Salasso tassa rifiuti, Buda replica a Gozzoli: "Il Pd tartassa i cittadini onesti"

"Sulla TARI stiamo assistendo al solito scarica barile del PD sulla TARI salatissima che noi cittadini stiamo ricevendo in questi giorni"

“Sulla TARI stiamo assistendo al solito scarica barile del PD sulla TARI salatissima che noi cittadini stiamo ricevendo in questi giorni”: a replicare alla accuse del sindaco Gozzoli interviene il suo predecessore, ora all’opposizione, Roberto Buda. Gozzoli ha attaccato Buda spiegando che la stangata di fine anno della Tari è dovuta alla mancata copertura della tassa evasa, che ammonta a circa il 10% del totale, senza che fosse previsto un fondo di ammortamento ad hoc.

L’ex assessore Lina Amormino spiega: “E’ giusto spiegare ai cittadini cosa è successo in questi anni per comprendere cosi’ le bugie che il PD sta raccontando in giro per la città. Il Fondo crediti di dubbia esigibilità negli anni 2013 e 2014 non era previsto dalla legge. Esisteva invece un fondo svalutazione crediti, introdotto da Monti nel 2012, che però riguardava crediti con anzianità superiore a 5 anni”. Buda sottolinea: “Secondo quello che afferma il PD avremmo dovuto far pagare ai cittadini onesti quello che altri cittadini non avevano pagato subito. La legge ribadiamo non imponeva di svalutare tutti i crediti subito ma solo quei crediti non incassati in 5 anni, tempo utilizzato per il recupero. In Commissione, negli anni 2013, 2014 e 2015, abbiamo in più occasioni discusso delle nostre scelte che tutelavano i cittadini onesti, non tartassandoli con spropositati aumenti di tariffa (come sta facendo ora il PD). Non ci risulta che il PD abbia mai chiesto di aumentare la tariffa Tari per coprire i previsti insoluti.”

L’Amomino precisa: “Il PD mente inoltre sui valori riportati perchè nel Rendiconto 2015 per gli anni 2013, 2014 e 2015 era già stato accantonato un Fondo Svalutazione Tari di oltre 1 milione di euro, a fronte degli attuali 1,7 milioni di insoluto. Occorre anche ricordare che Hera aveva comunicato al Comune nel 2013 una percentuale di probabili insoluti del 2% e non del 10%.” Buda ricorda inoltre: “Il PD, dopo l'approvazione del primo regolamento Tares nel 2013, aveva pubblicamente e provocatoriamente invitato i contribuenti a non pagare le bollette che tanto non sarebbe successo nulla. Bisogna anche ribadire che la mancata approvazione delle tariffe Tari 2016 nei Consigli Comunali di aprile e maggio, di cui è stato anche responsabile il PD insieme alle altre forze che hanno fatto cadere la Giunta precedente, ha rischiato di creare un extra deficit nei conti del Comune di oltre 1 milione di euro. L'approvazione delle tariffe fuori termine inoltre non ha permesso il conguaglio degli aumenti nella rata di fine Agosto, con un aggravio enorme ora concentrato nella rata di Dicembre 2016. Oltre al fatto che il Comune incasserà solo nel 2017 tali aumenti con evidenti problemi di liquidità.”

Continua Buda: “Il Sindaco cerca di addossare a noi la responsabilità dell’aumento base dell’8% sulla tariffa. Mente sapendo di mentire. La tariffa infatti non la decide il Comune che invece si deve adeguare ad un organo superiore che vota le nuove tariffe di cui fanno parte tutti i Sindaci del nostro ambito territoriale. Il Comune di Cesenatico, nella persona dell’Assessore Lina Amormino, è stato l’unico a votare contro l’aumento delle tariffe. Quindi è proprio l’opposto di quello che il Sindaco sta cercando di far passare pubblicamente.” Buda e Amormino chiudono affermando: “E’ ora che questa Giunta si prenda delle responsabilità senza scaricare sempre tutte le colpe su chi li ha preceduti. Quello che sta emergendo è il solito noto metodo-PD: tartassare i cittadini onesti usando Buda come capro espiatorio. In tanti lo stanno capendo.”

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