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Cronaca

Rivoluzione rifiuti, il sindaco e l'assessore: "Casali si sveglia da un torpore durato 6 anni"

Così il sindaco Paolo Lucchi e l'assessore all'Ambiente Francesca Lucchi, intervenendo sull'introduzione del sistema "porta a porta"

"Sulla raccolta differenziata dei rifiuti in centro storico il consigliere comunale Marco Casali si sveglia da un torpore durato 6 anni". Così il sindaco Paolo Lucchi e l'assessore all'Ambiente Francesca Lucchi, intervenendo sull'introduzione del sistema "porta a porta". La nuova modalità di raccolta, spiegano gli amministratori, "rappresenta un esempio di come, se chiamati ad assumersi qualche responsabilità in più, stimolando il proprio senso civico e anche cambiando qualche abitudine, i cesenati sappiano reagire al meglio. Infatti, su un tema complesso come quello dei rifiuti, il coinvolgimento di tutti i cittadini è necessario per raggiungere quegli obiettivi che ci impone la legge (il 70% di raccolta differenziata entro il 2020) ed anche per garantire una società migliore e più rispettosa dell'ambiente che lasceremo alle prossime generazioni. Con questo spirito e con questo impegno l'amministrazione comunale di Cesena ha intrapreso un percorso importante, avviatosi già nel 2011 e che ha oramai coperto tutti i quartieri cesenati (con la sola eccezione di Rubicone e Centro Urbano, che saranno comunque coinvolti da questo processo virtuoso entro il 2018)".

"Stupisce quindi come, in questo quadro ormai giunto alle sue battute finali, le preoccupazioni del consigliere comunale Marco Casali emergano solamente oggi, non appena viene chiamato in causa anche il centro storico. Casali si è evidentemente assopito negli ultimi 6 anni - mentre  amministrazione comunale, quartieri, associazioni del volontariato, cittadini, si incontravano in decine e decine di assemblee pubbliche, incontri di via, riunioni di zona, per decidere come organizzare nel miglior modo possibile il "porta a porta" in quasi tutta la città - per risvegliarsi solo oggi, alla vigilia del coinvolgimento degli ultimi 2.400 utenti, gli unici che forse gli stanno realmente a cuore: quelli del centro storico cittadino - continua il sindaco e l'assessore -. Anche se stupisce come il Consigliere Casali si sia volontariamente ridimensionato a "consigliere di zona", vogliamo tranquillizzarlo: esattamente come per i 10 Quartieri coinvolti sino ad ora, anche per il centro storico l'impegno sarà totale e ci permetterà di supportare i cittadini, minimizzare i "disagi", efficentare il servizio, contenere i costi e procedere celermente verso quel principio di equità che ci porterà alla tariffa puntale. Anche il metodo proposto nel centro storico, sarà infatti predisposto alla misurazione del rifiuto conferito, come predisposti sono già i bidoncini consegnati alle famiglie residenti in tutti gli altri quartieri di Cesena".

"Quanto al percorso di partecipazione, il consigliere Casali può rimanere sereno - proseguono -. Siamo certi che, al momento dell'attivazione del servizio, anche il Consiglio di Quartiere Centro Urbano saprà svolgere un ruolo chiave nella condivisione del progetto, nel contatto con residenti ed attività economiche e nell'ottimizzazione del servizio, esattamente come è accaduto sino ad ora per tutti gli altri quartieri, nel corso dei relativi percorsi partecipativi. Per questo, non appena tramite una Gara ad evidenza pubblica (come reso necessario dalle norme vigenti) verrà selezionata l'attrezzatura utilizzata per il centro (che, inevitabilmente, dovrà avere caratteristiche diverse rispetto alle altre zone della città, poiché abbiamo l'ambizione di liberare il centro cittadino dagli antiestetici cassonetti che oggi sono presenti in sin troppi luoghi di grande valore storico ed architettonico), la stessa verrà presentata sia nella specifica Commissione consigliare che al Quartiere, valutando assieme una prima ipotesi di modello di servizio, che potrà subire modifiche anche rilevanti, a seconda delle specifiche tecniche dell'attrezzatura. Tutto ciò con l'obiettivo di avviare al più presto una prima fase sperimentale. Naturalmente, quando Casali vorrà, saremo a sua disposizione per raccontargli, assieme ai tanti protagonisti di questa scelta avanzata della nostra città, la storia di una raccolta moderna dei rifiuti, che negli ultimi 6 anni ha reso Cesena una città più civile e pulita ma che a lui, evidentemente, è sfuggita".

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